Il merito non è una qualità essenziale ed extratemporale, tanto che ha cambiato significato nel corso della storia. Nell’Europa d’età moderna, per merito s’intendeva un attributo intrinseco, che spettava alle persone per lignaggio e status sociale e non per le loro azioni. A ciò si collegavano rappresentazioni fatalistiche centrate sul concetto di Fortuna. La caduta dell’ancien régime fu caratterizzata da uno spostamento semantico, che legava il merito ai talenti e prestazioni individuali. Questo è il concetto che divenne centrale per le socialdemocrazie europee e che fu espresso in quell’idea di società che fu detta (più tardi) meritocrazia. Oggi il merito sembra di nuovo in declino, malgrado la retorica dominante. Il discorso meritocratico si è rivelato per molti versi ingannevole e ciò dà luogo a tentativi di mantenere uno status sociale che risultano sorprendentemente somiglianti a quelli del mondo barocco. Far from being essential, timeless qualities, merit and desert have changed their meanings in history. In early modern Europe’s value system, “merit” was an inherent feature attached to individuals in view of social status and birth, independently of what they might have done. Fatalistic attitudes, involving Luck (Fortuna), were connected to this notion. The fall of the ancien régime brought a new meaning of “merit”, now connected to individual talents, effort and deeds. In this form, the category was taken up by the labour ideology and became the bedrock for the social ideal which was later called meritocracy. Today, in spite of a ubiquitous rethoric, merit appears to be declining again. People seem to have detected the hollowness of meritocratic discourse and to be trying to ensure their positions by other means, remarkably reminiscent of early modern attitudes.
R. Brigati (2012). Le età del merito. Storia critica di una categoria etico-politica. POLITICA & SOCIETÀ, 3, 421-446 [10.4476/38031].
Le età del merito. Storia critica di una categoria etico-politica
BRIGATI, ROBERTO
2012
Abstract
Il merito non è una qualità essenziale ed extratemporale, tanto che ha cambiato significato nel corso della storia. Nell’Europa d’età moderna, per merito s’intendeva un attributo intrinseco, che spettava alle persone per lignaggio e status sociale e non per le loro azioni. A ciò si collegavano rappresentazioni fatalistiche centrate sul concetto di Fortuna. La caduta dell’ancien régime fu caratterizzata da uno spostamento semantico, che legava il merito ai talenti e prestazioni individuali. Questo è il concetto che divenne centrale per le socialdemocrazie europee e che fu espresso in quell’idea di società che fu detta (più tardi) meritocrazia. Oggi il merito sembra di nuovo in declino, malgrado la retorica dominante. Il discorso meritocratico si è rivelato per molti versi ingannevole e ciò dà luogo a tentativi di mantenere uno status sociale che risultano sorprendentemente somiglianti a quelli del mondo barocco. Far from being essential, timeless qualities, merit and desert have changed their meanings in history. In early modern Europe’s value system, “merit” was an inherent feature attached to individuals in view of social status and birth, independently of what they might have done. Fatalistic attitudes, involving Luck (Fortuna), were connected to this notion. The fall of the ancien régime brought a new meaning of “merit”, now connected to individual talents, effort and deeds. In this form, the category was taken up by the labour ideology and became the bedrock for the social ideal which was later called meritocracy. Today, in spite of a ubiquitous rethoric, merit appears to be declining again. People seem to have detected the hollowness of meritocratic discourse and to be trying to ensure their positions by other means, remarkably reminiscent of early modern attitudes.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.