La dottrina che nel Seicento prende il nome di “occasionalismo” non è semplicemente la risposta ai problemi dell'interazione anima-corpo, come vuole un'ipotesi storiografica ormai datata, ma nasce da un contesto dove la tesi cartesiana della radicale differenza tra pensiero ed estensione si intreccia con le discussioni teologiche sull'onnipotenza divina e sulla relazione tra Dio e la causalità naturale. Il movimento occasionalista, di cui Malebranche è il principale esponente, si contraddistingue per il modo di intendere il rapporto tra anima e corpo e per l'impegno nel conciliare le posizioni del cartesianesimo con le riflessioni sulla teodicea.
Filosofia e dibattiti teologici: gli occasionalisti e Malebranche / R. Fedriga. - STAMPA. - (2012), pp. 232-246.
Filosofia e dibattiti teologici: gli occasionalisti e Malebranche
FEDRIGA, RICCARDO
2012
Abstract
La dottrina che nel Seicento prende il nome di “occasionalismo” non è semplicemente la risposta ai problemi dell'interazione anima-corpo, come vuole un'ipotesi storiografica ormai datata, ma nasce da un contesto dove la tesi cartesiana della radicale differenza tra pensiero ed estensione si intreccia con le discussioni teologiche sull'onnipotenza divina e sulla relazione tra Dio e la causalità naturale. Il movimento occasionalista, di cui Malebranche è il principale esponente, si contraddistingue per il modo di intendere il rapporto tra anima e corpo e per l'impegno nel conciliare le posizioni del cartesianesimo con le riflessioni sulla teodicea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.