La lettera scritta tre giorni prima di morire da Anton Raphael Mengs (1728-1779), massimo pittore e teorico della pittura del Neoclassicismo costituisce l’ideale punto prospettico del contributo. Preliminarmente spiego perché questa lettera indirizzata da Mengs a Gian Lodovico Bianconi, il medico bolognese divenuto rappresentante diplomatico della Sassonia presso il Soglio pontificio, e conservata nel fondo Amaduzzi della Biblioteca della Rubiconia Accademia dei Filopatridi non appare negli Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia e sfugge anche a Walter Rehm, curatore dell’edizione storico-critica delle lettere winckelmanniane. Nel suo Elogio storico di Anton Raffaele Mengs Biancono parla di questa lettera in termini che alterano palesemente la realtà: per quali ragioni? In quale costellazione nasce l’interesse per la pittura caratteristico della “seconda Arcadia romana” o “Arcadia filosofica”? Quali sono i retroscena della “raccolta arcadica” per Mengs, oggetto di una importantissima lettera inedita di Amaduzzi a Bodoni del 27 gennaio 1781? Quali rapporti intercorrono fra coloro che parteciparono all’Adunanza tenuta dagli Arcadi in morte del Cavaliere Antonio Raffaele Mengs detto in Arcadia Dinia Sipilio? Interessi antiquari, scientifico-naturalistici, filologici, storici, giuridici, epigrafici, artistici e istanze squisitamente civili si intrecciano in molteplici varianti in questo fondamentale – e per tanti aspetti ancora inedito – capitolo del transfert culturale italo-tedesco.
G. Cantarutti (2012). L'ultima lettera di Anton Raphael Mengs e il suo retroterra. CESENA : Società editrice "Il Ponte Vecchio".
L'ultima lettera di Anton Raphael Mengs e il suo retroterra
CANTARUTTI, GIULIA
2012
Abstract
La lettera scritta tre giorni prima di morire da Anton Raphael Mengs (1728-1779), massimo pittore e teorico della pittura del Neoclassicismo costituisce l’ideale punto prospettico del contributo. Preliminarmente spiego perché questa lettera indirizzata da Mengs a Gian Lodovico Bianconi, il medico bolognese divenuto rappresentante diplomatico della Sassonia presso il Soglio pontificio, e conservata nel fondo Amaduzzi della Biblioteca della Rubiconia Accademia dei Filopatridi non appare negli Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia e sfugge anche a Walter Rehm, curatore dell’edizione storico-critica delle lettere winckelmanniane. Nel suo Elogio storico di Anton Raffaele Mengs Biancono parla di questa lettera in termini che alterano palesemente la realtà: per quali ragioni? In quale costellazione nasce l’interesse per la pittura caratteristico della “seconda Arcadia romana” o “Arcadia filosofica”? Quali sono i retroscena della “raccolta arcadica” per Mengs, oggetto di una importantissima lettera inedita di Amaduzzi a Bodoni del 27 gennaio 1781? Quali rapporti intercorrono fra coloro che parteciparono all’Adunanza tenuta dagli Arcadi in morte del Cavaliere Antonio Raffaele Mengs detto in Arcadia Dinia Sipilio? Interessi antiquari, scientifico-naturalistici, filologici, storici, giuridici, epigrafici, artistici e istanze squisitamente civili si intrecciano in molteplici varianti in questo fondamentale – e per tanti aspetti ancora inedito – capitolo del transfert culturale italo-tedesco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


