L'articolo analizza il libretto con le "Storie di San Geminiano" di Giovanni Guerra (1544-1618), un ciclo di ventuno disegni conservato presso l’Archivio Storico Comunale di Modena. Il confronto tra le varie vitae di San Geminano ha permesso di individuare la fonte agiografica che ispirò l’artista: si tratta del "Catalogus Omnium Episcoporum", edito a Modena nel 1606 e redatto dall'allora vescovo della città Gaspare Silingardi. La conferma della fonte è giunta dall'inclusione nel libretto del "Sinodo di Milano", episodio coniato proprio da Silingardi. La traduzione grafica di questa novità ha consentito di proporre una nuova datazione del ciclo. L'ipotesi cronologica ha poi trovato conferma in un’inedita lettera di Giovanni Guerra reperita presso il medesimo Archivio e indirizzata al cronista modenese Giovan Battista Spaccini, alla cui penna si devono le didascalie che accompagnano tutti i disegni del libretto. Oltre all'analisi iconografica delle scene, lo studio affronta il rapporto tra didascalie e immagini, evidenziando il valore correttivo delle prime. Le migliorie suggerite da Spaccini hanno infine permesso di avanzare l'ipotesi che i disegni fossero preparatori all'incisione "S. Geminiani mutinensis episcopi vita et miracula" realizzata a Roma nel 1606. La stampa, infatti, quando non riproduce le scelte iconografiche di Guerra se ne distanzia solamente per accogliere le modifiche di Spaccini.
S. Sirocchi (2010). Il libretto con Storie di San Geminiano di Giovanni Guerra. ATTI E MEMORIE - DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LE ANTICHE PROVINCIE MODENESI, XXXII, 25-62.
Il libretto con Storie di San Geminiano di Giovanni Guerra
SIROCCHI, SIMONE
2010
Abstract
L'articolo analizza il libretto con le "Storie di San Geminiano" di Giovanni Guerra (1544-1618), un ciclo di ventuno disegni conservato presso l’Archivio Storico Comunale di Modena. Il confronto tra le varie vitae di San Geminano ha permesso di individuare la fonte agiografica che ispirò l’artista: si tratta del "Catalogus Omnium Episcoporum", edito a Modena nel 1606 e redatto dall'allora vescovo della città Gaspare Silingardi. La conferma della fonte è giunta dall'inclusione nel libretto del "Sinodo di Milano", episodio coniato proprio da Silingardi. La traduzione grafica di questa novità ha consentito di proporre una nuova datazione del ciclo. L'ipotesi cronologica ha poi trovato conferma in un’inedita lettera di Giovanni Guerra reperita presso il medesimo Archivio e indirizzata al cronista modenese Giovan Battista Spaccini, alla cui penna si devono le didascalie che accompagnano tutti i disegni del libretto. Oltre all'analisi iconografica delle scene, lo studio affronta il rapporto tra didascalie e immagini, evidenziando il valore correttivo delle prime. Le migliorie suggerite da Spaccini hanno infine permesso di avanzare l'ipotesi che i disegni fossero preparatori all'incisione "S. Geminiani mutinensis episcopi vita et miracula" realizzata a Roma nel 1606. La stampa, infatti, quando non riproduce le scelte iconografiche di Guerra se ne distanzia solamente per accogliere le modifiche di Spaccini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


