La comunicazione rappresenta una forma di potere capace di influenzare l'opinione pubblica nazionale e internazionale. I media, di fatto, possono trasformare un caso insignificante in una grande notizia o far completamente ignorare la portata di un evento rilevante. La maggior parte di ciò che sappiamo della nostra società e del mondo lo apprendiamo dai media. Le organizzazioni umanitarie e i movimenti attivi nella solidarietà e nella cooperazione internazionale sono oggi le istituzioni socio-culturali che promuovono una nuova azione politica e una diversa rappresentazione del fenomeno migratorio. Le loro produzioni discorsive e visive influenzano le pratiche e le politiche riguardanti lo sviluppo e la sicurezza. Gli stessi media, l’immaginario collettivo e la cultura materiale rafforzano i loro sistemi di produzione e ricezione della conoscenza. Il saggio si propone di analizzare le rappresentazioni della “narrativa umanitaria”. Intendendo con questo termine un insieme di pratiche discorsive e di oggetti culturali (letteratura, film, marketing, media e comunicazione, arte) prodotti da istituzioni e organizzazioni, locali e transnazionali, che fanno leva su valori universali, quali i diritti umani o la cittadinanza mondiale, per incidere sul riequilibrio delle disuguaglianze globali.
P. Musaro (2006). L’industria delle catastrofi. Beneficenza mediatica e immaginario etico. SALUTE E SOCIETÀ, 3, 2006, 177-187.
L’industria delle catastrofi. Beneficenza mediatica e immaginario etico
MUSARO', PIERLUIGI
2006
Abstract
La comunicazione rappresenta una forma di potere capace di influenzare l'opinione pubblica nazionale e internazionale. I media, di fatto, possono trasformare un caso insignificante in una grande notizia o far completamente ignorare la portata di un evento rilevante. La maggior parte di ciò che sappiamo della nostra società e del mondo lo apprendiamo dai media. Le organizzazioni umanitarie e i movimenti attivi nella solidarietà e nella cooperazione internazionale sono oggi le istituzioni socio-culturali che promuovono una nuova azione politica e una diversa rappresentazione del fenomeno migratorio. Le loro produzioni discorsive e visive influenzano le pratiche e le politiche riguardanti lo sviluppo e la sicurezza. Gli stessi media, l’immaginario collettivo e la cultura materiale rafforzano i loro sistemi di produzione e ricezione della conoscenza. Il saggio si propone di analizzare le rappresentazioni della “narrativa umanitaria”. Intendendo con questo termine un insieme di pratiche discorsive e di oggetti culturali (letteratura, film, marketing, media e comunicazione, arte) prodotti da istituzioni e organizzazioni, locali e transnazionali, che fanno leva su valori universali, quali i diritti umani o la cittadinanza mondiale, per incidere sul riequilibrio delle disuguaglianze globali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.