Attraverso il dialogo con il saggio di Guido Battelli, Gli animali fantastici nel poema dantesco, pubblicato nel «Bollettino» nel 1914, questo articolo propone alcune riflessioni metodologiche sullo studio delle similitudini animali nella Commedia. Si sostiene in particolare che esse debbano essere interpretate, come Battelli già in parte suggeriva, tenendo presenti le conoscenze scientifiche sulla natura e il simbolismo animale attivo a molti livelli nella cultura medievale. Con tale prospettiva critica sono analizzati i riferimenti danteschi ad alcuni animali “fantastici” o dalle proprietà “fantastiche”, su cui si era già soffermato il Battelli, e su cui si offrono ora nuove proposte interpretative: la fenice, la salamandra, la rondine, il leone, il pellicano.
G.Ledda (2012). Per lo studio del bestiario dantesco. BOLLETTINO DANTESCO PER IL SETTIMO CENTENARIO, 1, 87-102.
Per lo studio del bestiario dantesco
LEDDA, GIUSEPPE
2012
Abstract
Attraverso il dialogo con il saggio di Guido Battelli, Gli animali fantastici nel poema dantesco, pubblicato nel «Bollettino» nel 1914, questo articolo propone alcune riflessioni metodologiche sullo studio delle similitudini animali nella Commedia. Si sostiene in particolare che esse debbano essere interpretate, come Battelli già in parte suggeriva, tenendo presenti le conoscenze scientifiche sulla natura e il simbolismo animale attivo a molti livelli nella cultura medievale. Con tale prospettiva critica sono analizzati i riferimenti danteschi ad alcuni animali “fantastici” o dalle proprietà “fantastiche”, su cui si era già soffermato il Battelli, e su cui si offrono ora nuove proposte interpretative: la fenice, la salamandra, la rondine, il leone, il pellicano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.