Il contributo indaga le ragioni dell'assenza del concetto di "bonum commune" nel linguaggio politico delle cancellerie imperiali. La costruzione dell'ideologia imperiale, protesa verso l'affermazione del dominio universale dell'imperatore, nel basso Medioevo evita di utilizzare il concetto di bene comune - elemento fondante di comunità politiche particolari di diverse dimensioni quali le monarchie nazionali o le realtà comunali - e pur insistendo sui concetti tradizionali di pax e iustitia preferisce servirsi di concetti non certo originali come quello di "buono e pacifico stato", ampiamente usato nella prima metà del Trecento e meno denso, rispetto al bene comune, di implicazioni etiche. Ignoto alle cancellerie imperiali, il concetto di bonum commune emerge invece come argomentazione fatta propria dai sostenitori italiani dell'Impero (Dante Alighieri, Marsilio da Padova, Bartolo da Sassoferrato).
B. Pio (2012). Il bene comune e l'Impero. Osservazioni sul linguaggio politico del primo Trecento. SPOLETO : Fondazione CISAM.
Il bene comune e l'Impero. Osservazioni sul linguaggio politico del primo Trecento
PIO, BERARDO
2012
Abstract
Il contributo indaga le ragioni dell'assenza del concetto di "bonum commune" nel linguaggio politico delle cancellerie imperiali. La costruzione dell'ideologia imperiale, protesa verso l'affermazione del dominio universale dell'imperatore, nel basso Medioevo evita di utilizzare il concetto di bene comune - elemento fondante di comunità politiche particolari di diverse dimensioni quali le monarchie nazionali o le realtà comunali - e pur insistendo sui concetti tradizionali di pax e iustitia preferisce servirsi di concetti non certo originali come quello di "buono e pacifico stato", ampiamente usato nella prima metà del Trecento e meno denso, rispetto al bene comune, di implicazioni etiche. Ignoto alle cancellerie imperiali, il concetto di bonum commune emerge invece come argomentazione fatta propria dai sostenitori italiani dell'Impero (Dante Alighieri, Marsilio da Padova, Bartolo da Sassoferrato).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.