Le nuove frontiere del gas naturale “non convenzionale”

Negli Stati Uniti d’America il mercato del gas sta cambiando rapidamente grazie allo sfruttamento di nuovi giacimenti cosiddetti “non convenzionali”. Già nel 2009 la produzione USA di gas non convenzionale aveva superato quella convenzionale, così da dimezzare in tre anni i prezzi interni del metano, che è arrivato a costare anche meno di 10 centesimi di euro per Normal metro cubo. Inoltre, conteggiando anche questo tipo di risorsa, pare che le riserve mondiali potrebbero arrivare a raddoppiare nei prossimi anni. Ma che cos’è il gas non convenzionale? Tradizionalmente, il termine “gas non convenzionale” ha avuto un diverso significato per le aziende produttive (con valenze di tipo tecnico-industriale) e per gli organismi regolatori nazionali, più legate a un punto di vista normativo-legislativo. Normalmente, tale distinzione era basata su un approccio di tipo economico, definendo come non convenzionali i piccoli accumuli di gas, e quindi di difficile o impossibile gestione operativa. Attualmente, è molto più diffusa (e corretta) la definizione giacimentologica, secondo cui i giacimenti di gas (ma anche quelli di greggio) sono “non convenzionali” quando i fluidi in giacimento non sono soggetti alla spinta di galleggiamento, e quindi non esiste una superficie di separazione tra l’acqua e i fluidi idrocarburici in giacimento; per questo motivo, gli idrocarburi non convenzionali non possono essere prodotti con le tecniche ingegneristiche tradizionali.