L’evoluzione della presenza delle imprese sociali nel sistema del welfare italiano, dopo la fase degli appalti di manodopera e quella dei servizi per conto, si confronta con lo scenario della gestione dei servizi pubblici con lo strumento dell’accreditamento. Ciò pone nuove sfide al sistema della cooperazione sociale, che viene chiamata ad uniformarsi a standard di servizio e modelli tariffari di remunerazione richiesti dall’ente pubblico concedente il servizio e rischia di abbandonare quella spinta all’innovazione ed all’integrazione con la società civile in quanto non richiesta dai contratti di servizio. La “deriva contrattualistica” delle imprese sociali accreditate verso i soli standard di servizio si affianca alla deriva lavoristica determinando una “sterilizzazione” dell’apporto innovativo della cooperazione sociale nella gestione dei servizi. Il soggetto pubblico concedente, spinto dai vincoli di bilancio, definirà nei contratti un livello di servizio minimo senza richiedere al soggetto accreditato un compenso per attività aggiuntive ed innovative. Ciò porta le imprese sociali ad allinearsi ai modelli di gestione definiti nel modello di accreditamento accettando un processo di normalizzazione della propria gestione adeguandosi da espressione della società civile a soli fornitori di servizio pubblico. Le imprese sociali inserite nel sistema dell’accreditamento si trovano inoltre a gestire in modo diretto un servizio pubblico utilizzando denaro pubblico, sia pure in una regolamentazione privatistica (si pensi alla gestione del personale e delle forniture), e quindi devono rivedere i propri sistemi di governance e di accountability prevedendo forme e procedure di controllo interno, partecipazione e rendicontazione che garantiscano maggiormente stakeholders interni ed esterni. Il bilancio sociale, i sistemi di controllo della qualità tecnica e relazionale dei servizi, i modelli di partecipazione di soci, lavoratori ed utenti devono misurarsi con un diverso ruolo di “fornitori privati di servizi pubblici”. Il sistema dell’accreditamento ridefinisce in radice il concetto di “servizio pubblico” portandolo da una nozione soggettiva ad una oggettiva richiedendo alle imprese sociali una revisione degli strumenti di governo e controllo.

C.Travaglini (2012). L'impresa sociale al tempo dell'accreditamento: tra accountability dei servizi pubblici ed innovazione sociale. BOLOGNA : ALMA MATER DIGITAL LIBRARY Alma@DL.

L'impresa sociale al tempo dell'accreditamento: tra accountability dei servizi pubblici ed innovazione sociale

TRAVAGLINI, CLAUDIO
2012

Abstract

L’evoluzione della presenza delle imprese sociali nel sistema del welfare italiano, dopo la fase degli appalti di manodopera e quella dei servizi per conto, si confronta con lo scenario della gestione dei servizi pubblici con lo strumento dell’accreditamento. Ciò pone nuove sfide al sistema della cooperazione sociale, che viene chiamata ad uniformarsi a standard di servizio e modelli tariffari di remunerazione richiesti dall’ente pubblico concedente il servizio e rischia di abbandonare quella spinta all’innovazione ed all’integrazione con la società civile in quanto non richiesta dai contratti di servizio. La “deriva contrattualistica” delle imprese sociali accreditate verso i soli standard di servizio si affianca alla deriva lavoristica determinando una “sterilizzazione” dell’apporto innovativo della cooperazione sociale nella gestione dei servizi. Il soggetto pubblico concedente, spinto dai vincoli di bilancio, definirà nei contratti un livello di servizio minimo senza richiedere al soggetto accreditato un compenso per attività aggiuntive ed innovative. Ciò porta le imprese sociali ad allinearsi ai modelli di gestione definiti nel modello di accreditamento accettando un processo di normalizzazione della propria gestione adeguandosi da espressione della società civile a soli fornitori di servizio pubblico. Le imprese sociali inserite nel sistema dell’accreditamento si trovano inoltre a gestire in modo diretto un servizio pubblico utilizzando denaro pubblico, sia pure in una regolamentazione privatistica (si pensi alla gestione del personale e delle forniture), e quindi devono rivedere i propri sistemi di governance e di accountability prevedendo forme e procedure di controllo interno, partecipazione e rendicontazione che garantiscano maggiormente stakeholders interni ed esterni. Il bilancio sociale, i sistemi di controllo della qualità tecnica e relazionale dei servizi, i modelli di partecipazione di soci, lavoratori ed utenti devono misurarsi con un diverso ruolo di “fornitori privati di servizi pubblici”. Il sistema dell’accreditamento ridefinisce in radice il concetto di “servizio pubblico” portandolo da una nozione soggettiva ad una oggettiva richiedendo alle imprese sociali una revisione degli strumenti di governo e controllo.
2012
AMS-Acta
1
10
C.Travaglini (2012). L'impresa sociale al tempo dell'accreditamento: tra accountability dei servizi pubblici ed innovazione sociale. BOLOGNA : ALMA MATER DIGITAL LIBRARY Alma@DL.
C.Travaglini
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