Lo studio Brisighella: 40 anni di ricerca nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Lo studio di Brisghella iniziato nel 1972 per volontà del Professor Giancarlo Descovich è articolato in varie fasi. Una prima osservazionale longitudinale, con lo scopo di monitorare, con controlli quadriennali, l'andamento dei principali fattori di rsichio per le malattie cardiovascolari. Nel 1984 iniziò una fase di intervento che prevedeva una azione multipla: sulla popolazione generale, sulla popolazione scolastica (elementari e medie), sui soggetti definiti ad alto rischio cardiovascolare. La stragtegia di intervento ha portato ad una riduzione dei livelli lipidici, del numero di fattori di rischio che si associano nei singoli cittadini e del numero degli eventi cardiovascolari nella popolazione. Dopo il 1990 si è proseguito con una nuova fase longitudinale con controlli quadriennali. I dati di Brisighella dimostrano una correlazione forte tra i livelli lipidici e pressione arteriosa, definendo la colesterolemia un fattore correlato all'innalzamento dei livelli pressori in accordo con altri studi internazionali. Sono stati studiati i fattori associati allo sviluppo di diabete di tipo 2 e la stima della prelevalenza della Iperlipoprotenemia Familiare Combinata. E' stata valuta la correlazione fra ormoni sessuali, adipochine e patter metabolico e la correlazione tra attività fisica ed eventi cardiovascolari. Brisighella ha fornito dati come popolazione di controllo all'interno dell'ambizioso progetto DIAL-ER (Diagnostica avanza in lipidologia-Emilia-Romagna). Qust'anno è iniziato il survey di popolazione arruolata all'inizio (40 anni fa), che prevede anche l'arruolamento degli offsprings ed include la valutazione di parametri strumentali su tutta la popolazione (pulse-Wave Anlysis, Pulse Wave Velocity, Augmentation Index, ABI) ed un set di marcatori laboratoristici di rischio cardiometabolico quali microalbuminuria, marcatori di insulino-resistenza, flogosi sistemica e di metabolismo del tessuto adiposo.