Oramai sono diverse le sentenze dei tribunali che sanciscono la non rilevanza di un mark-to-market iniziale negativo come elemento per qualificare, o meglio, quantificare le perdite (o, in altro linguaggio, i costi occulti) sopportati dagli enti locali italiani nelle loro operazioni in derivati con numerosi Istituti di credito. Stante la rilevanza del significato finanziario dei termini utilizzati dalla giurisprudenza si rende necessario un esame della materia alla luce della moderna teoria dei mercati finanziari.
R. Cesari (2012). Mark-to-Market, valutazioni di convenienza economico-finanziaria e giurisprudenza. RIVISTA DI DIRITTO BANCARIO, 2012, 1-5.
Mark-to-Market, valutazioni di convenienza economico-finanziaria e giurisprudenza
CESARI, RICCARDO
2012
Abstract
Oramai sono diverse le sentenze dei tribunali che sanciscono la non rilevanza di un mark-to-market iniziale negativo come elemento per qualificare, o meglio, quantificare le perdite (o, in altro linguaggio, i costi occulti) sopportati dagli enti locali italiani nelle loro operazioni in derivati con numerosi Istituti di credito. Stante la rilevanza del significato finanziario dei termini utilizzati dalla giurisprudenza si rende necessario un esame della materia alla luce della moderna teoria dei mercati finanziari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.