L’evoluzione morfologica di una porzione (1 km) del litorale di Terracina (Lazio centro meridionale) è stata analizzata tramite dati di video-monitoraggio e topo-batimetrici. Dati di previsione ondosa a cadenza oraria, basata sul modello SWAN, sono stati utilizzati per confrontare la variabilità morfologica all’energia ondosa incidente. Il tratto analizzato rappresenta una porzione di un settore ripasciuto nel 2006 dove, su 1.6 km di litorale, sono stati sversati 345800 mc di inerti. Le attività di video-monitoraggio sono iniziate circa un anno e mezzo dopo l’intervento di ripascimento, omettendo quindi l’analisi dell’evoluzione morfologica del periodo immediatamente dopo il rinascimento. Complessivamente, i dati di monitoraggio hanno coperto un periodo di osservazione di 34 mesi, da Gennaio 2008 a Ottobre 2010. Indicatori per il posizionamento della linea di riva e delle barre sommerse sono stati estratti dalle immagini video acquisite dalla centralina di monitoraggio e comparati con rilievi topo-batimetrici eseguiti lungo la stessa porzione di spiaggia. A circa un anno e mezzo dal ripascimento, non si registrano forti arretramenti del cuneo di ripascimento e i fondali sono caratterizzati da una barra sommersa lineare e disposta parallelamente a riva. Tale assetto morfologico rimane pressoché inalterato durante i primi 17 mesi di video-monitoraggio finche una serie di violente mareggiate dai quadranti meridionali, con massime altezze d’onda di 4 m, rimodellano profondamente i fondali a fine Novembre 2008. La linea di riva arretra di circa 20 m, si origina una nuova barra sottoriva e quella pre-esistente migra verso mare. Sebbene la linea di riva sia arretrata notevolmente, a tre anni dal ripascimento il tratto analizzato presenta un bilancio netto nullo, compensato da una forte crescita dei fondali antistanti. Negli ultimi 5 mesi di osservazioni la cresta di barra esterna perde la sua evidenza morfologica e induce la migrazione verso mare della barra interna, che essendo più esposta all’energia del moto ondoso incidente, sviluppa una morfologia lineare e uniforme lungo costa.
Luca Parlagreco, Renata Archetti, Umberto Simeoni, Saverio Devoti, Andrea Valentini, Sergio Silenzi (2012). La dinamica delle barre nell’evoluzione morfologica della spiaggia di Terracina (Lazio, LT): risultati preliminari. STUDI COSTIERI, 20, 73-83.
La dinamica delle barre nell’evoluzione morfologica della spiaggia di Terracina (Lazio, LT): risultati preliminari.
ARCHETTI, RENATA;
2012
Abstract
L’evoluzione morfologica di una porzione (1 km) del litorale di Terracina (Lazio centro meridionale) è stata analizzata tramite dati di video-monitoraggio e topo-batimetrici. Dati di previsione ondosa a cadenza oraria, basata sul modello SWAN, sono stati utilizzati per confrontare la variabilità morfologica all’energia ondosa incidente. Il tratto analizzato rappresenta una porzione di un settore ripasciuto nel 2006 dove, su 1.6 km di litorale, sono stati sversati 345800 mc di inerti. Le attività di video-monitoraggio sono iniziate circa un anno e mezzo dopo l’intervento di ripascimento, omettendo quindi l’analisi dell’evoluzione morfologica del periodo immediatamente dopo il rinascimento. Complessivamente, i dati di monitoraggio hanno coperto un periodo di osservazione di 34 mesi, da Gennaio 2008 a Ottobre 2010. Indicatori per il posizionamento della linea di riva e delle barre sommerse sono stati estratti dalle immagini video acquisite dalla centralina di monitoraggio e comparati con rilievi topo-batimetrici eseguiti lungo la stessa porzione di spiaggia. A circa un anno e mezzo dal ripascimento, non si registrano forti arretramenti del cuneo di ripascimento e i fondali sono caratterizzati da una barra sommersa lineare e disposta parallelamente a riva. Tale assetto morfologico rimane pressoché inalterato durante i primi 17 mesi di video-monitoraggio finche una serie di violente mareggiate dai quadranti meridionali, con massime altezze d’onda di 4 m, rimodellano profondamente i fondali a fine Novembre 2008. La linea di riva arretra di circa 20 m, si origina una nuova barra sottoriva e quella pre-esistente migra verso mare. Sebbene la linea di riva sia arretrata notevolmente, a tre anni dal ripascimento il tratto analizzato presenta un bilancio netto nullo, compensato da una forte crescita dei fondali antistanti. Negli ultimi 5 mesi di osservazioni la cresta di barra esterna perde la sua evidenza morfologica e induce la migrazione verso mare della barra interna, che essendo più esposta all’energia del moto ondoso incidente, sviluppa una morfologia lineare e uniforme lungo costa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.