The article retraces the history of Criminology, Victimology and Security Journal (Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza), making an overview of the topics addressed in the publications. The author considers that this periodical could represent a piece of the big mosaic of the diffusion of the criminological culture where criminologists, victimologists, forensic doctors, psychiatrists, jurists, actors of the social control system, but also sociologists, psychologists, pedagogists and security experts find a space in order to think critically about crime and its various aspects taking different perspectives into consideration. It is clear that the only aim is to promote the development of this discipline.
L’articolo intende ripercorrere la storia della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza, tracciando altresì una breve panoramica degli argomenti toccati nel corso delle pubblicazioni. L’autore ritiene che tale periodico possa rappresentare un tassello di quell’ampio mosaico della diffusione della cultura criminologica in cui criminologi, vittimologi, medici legali, psichiatri, giuristi, operatori del diritto e delle diverse agenzie del sistema di controllo sociale, ma anche sociologi, psicologi, pedagogisti ed esperti della sicurezza, trovano uno spazio per riflettere criticamente sul fenomeno criminale e sulle diverse componenti che lo costituiscono da differenti prospettive, ma con l’unico obiettivo di promuovere lo sviluppo di tale disciplina.
Sette R. (2012). Un periodico come strumento per il giusto riconoscimento e la necessaria visibilità alle vittime. RIVISTA DI CRIMINOLOGIA, VITTIMOLOGIA E SICUREZZA, 6(2), 25-39.
Un periodico come strumento per il giusto riconoscimento e la necessaria visibilità alle vittime
SETTE, RAFFAELLA
2012
Abstract
The article retraces the history of Criminology, Victimology and Security Journal (Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza), making an overview of the topics addressed in the publications. The author considers that this periodical could represent a piece of the big mosaic of the diffusion of the criminological culture where criminologists, victimologists, forensic doctors, psychiatrists, jurists, actors of the social control system, but also sociologists, psychologists, pedagogists and security experts find a space in order to think critically about crime and its various aspects taking different perspectives into consideration. It is clear that the only aim is to promote the development of this discipline.File | Dimensione | Formato | |
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