Numerosi studi hanno già sottolineato il potenziale prognostico dei parametri coagulativi nel cavallo con sindrome colica e, fra questi, le variazioni dei valori delle concentrazioni plasmatiche di fibrinogeno e di antitrombina risultano le più interessanti, pur in considerazione che l’intervento chirurgico influenza tali valori. Scopo di questo lavoro è verificare le potenzialità prognostiche della variazione di tali parametri attraverso un’analisi statistica su dati ottenuti da 16 casi di sindrome colica in cavalli presentati al nostro Dipartimento, variamente trattati e con esiti differenti. Accanto all’esame clinico ed ematobiochimico, è stato definito un Profilo Coagulativo (PC) comprendente Antitrombina (AT), D-Dimeri, Fibrinogeno, Tempo di Protrombina, Tempo di Tromboplastina Parziale Attivata e Conta Piastrinica, richiesto all’accettazione del paziente e, quando possibile, ripetuto anche nei giorni successivi. Per l’analisi statistica sui dati ottenuti, i pazienti sono stati inseriti in gruppi, in relazione all’esito (fausto o al trattamento e confrontati a due a due fra loro con test parametrici. I risultati di questi confronti sono: - considerando i pazienti suddivisi per esito fausto/infausto, sono significativi i valori di concentrazione plasmatica di fibrinogeno ottenuto dai prelievi all’accettazione; - i valori del monitoraggio durante la degenza sono meno omogenei nei pazienti sottoposti ad intervento, mentre per i pazienti trattati conservativamente non si osservano rilevanti variazioni; - I pazienti deceduti presentano comunque valori alterati in modo omogeneo; - l’andamento dei valori ottenuti durante la degenza nei cavalli il cui esito finale è stato fausto è disomogeneo per tutti i parametri coagulativi, confermando come la chirurgia provochi una alterazione dai valori di riferimento. I dati all’accettazione sono indicatori della gravità della patologia in atto, anche nei casi in cui essa non sia clinicamente espressa. Il controllo ripetuto del PC sembra poter predire l’esito del caso, qualora si sveli una riduzione del Fibrinogeno e di AT plasmatica sotto i valori di riferimento: questi rappresentano sempre fattori prognostici negativi, in quanto indicatori di coagulopatia da consumo, fatale entro le 24 ore successive.
Spadari A., Venturini A., Romagnoli N., Dondi F., Gentilini F. (2004). I parametri coagulativi come indicatori prognostici nel cavallo con sindrome colica. TORINO : s.n.
I parametri coagulativi come indicatori prognostici nel cavallo con sindrome colica
SPADARI, ALESSANDRO;VENTURINI, ANTONIO;ROMAGNOLI, NOEMI;DONDI, FRANCESCO;GENTILINI, FABIO
2004
Abstract
Numerosi studi hanno già sottolineato il potenziale prognostico dei parametri coagulativi nel cavallo con sindrome colica e, fra questi, le variazioni dei valori delle concentrazioni plasmatiche di fibrinogeno e di antitrombina risultano le più interessanti, pur in considerazione che l’intervento chirurgico influenza tali valori. Scopo di questo lavoro è verificare le potenzialità prognostiche della variazione di tali parametri attraverso un’analisi statistica su dati ottenuti da 16 casi di sindrome colica in cavalli presentati al nostro Dipartimento, variamente trattati e con esiti differenti. Accanto all’esame clinico ed ematobiochimico, è stato definito un Profilo Coagulativo (PC) comprendente Antitrombina (AT), D-Dimeri, Fibrinogeno, Tempo di Protrombina, Tempo di Tromboplastina Parziale Attivata e Conta Piastrinica, richiesto all’accettazione del paziente e, quando possibile, ripetuto anche nei giorni successivi. Per l’analisi statistica sui dati ottenuti, i pazienti sono stati inseriti in gruppi, in relazione all’esito (fausto o al trattamento e confrontati a due a due fra loro con test parametrici. I risultati di questi confronti sono: - considerando i pazienti suddivisi per esito fausto/infausto, sono significativi i valori di concentrazione plasmatica di fibrinogeno ottenuto dai prelievi all’accettazione; - i valori del monitoraggio durante la degenza sono meno omogenei nei pazienti sottoposti ad intervento, mentre per i pazienti trattati conservativamente non si osservano rilevanti variazioni; - I pazienti deceduti presentano comunque valori alterati in modo omogeneo; - l’andamento dei valori ottenuti durante la degenza nei cavalli il cui esito finale è stato fausto è disomogeneo per tutti i parametri coagulativi, confermando come la chirurgia provochi una alterazione dai valori di riferimento. I dati all’accettazione sono indicatori della gravità della patologia in atto, anche nei casi in cui essa non sia clinicamente espressa. Il controllo ripetuto del PC sembra poter predire l’esito del caso, qualora si sveli una riduzione del Fibrinogeno e di AT plasmatica sotto i valori di riferimento: questi rappresentano sempre fattori prognostici negativi, in quanto indicatori di coagulopatia da consumo, fatale entro le 24 ore successive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.