La West Nile Disease (WND) è considerata in Italia una zoonosi riemergente in seguito alla ricomparsa sul territorio nazionale nell’estate del 2008, a distanza di 10 anni dal primo episodio di malattia registrato in Toscana (Macini et al. 2008). Il West Nile Virus (WNV) si mantiene in natura grazie ad un ciclo che coinvolge gli uccelli e le zanzare, tuttavia diversi mammiferi come l’uomo e il cavallo possono infettarsi manifestando generalmente sintomi simil-influenzali e in alcuni casi anche gravi meningoencefaliti. L’obiettivo principale della sorveglianza veterinaria è la rilevazione precoce della circolazione virale al fine di adottare misure di prevenzione dell’infezione nel cavallo e nell’uomo. Uno degli strumenti più efficaci a questo scopo è la valutazione dello stato clinico dei cavalli di proprietà, mirata alla segnalazione di casi sospetti da sottoporre ad accertamenti diagnostici (OM 5/11/2008). Sono state esaminate le schede anamnestiche relative ai casi clinici confermati di WND nel cavallo, riscontrati in Emilia-Romagna nel corso del triennio 2008-2010. Il quadro clinico è risultato assai variabile e aspecifico confermando la necessità di ricorrere a specifici test di laboratorio per giungere alla diagnosi. Una maggiore informazione e sensibilizzazione dei veterinari operanti nel settore ippiatrico renderà più efficiente questo sistema di sorveglianza individuando prontamente nuovi casi sul territorio. L’obiettivo di questo articolo è mettere a disposizione dei veterinari libero-professionisti alcuni strumenti diagnostici utili al riconoscimento della patologia neurologica e le modalità di segnalazione dei sospetti clinici di WND nel cavallo
A. Santi, G. Gandini, A. Gallucci, S. Dell’Anna, M. Tamba (2012). Considerazioni sulla sorveglianza passiva della West Nile Disease negli equidi. L’esperienza dell’Emilia-Romagna nel triennio 2008-2010. IPPOLOGIA, 23(1), 33-41.
Considerazioni sulla sorveglianza passiva della West Nile Disease negli equidi. L’esperienza dell’Emilia-Romagna nel triennio 2008-2010
GANDINI, GUALTIERO;GALLUCCI, ANTONELLA;
2012
Abstract
La West Nile Disease (WND) è considerata in Italia una zoonosi riemergente in seguito alla ricomparsa sul territorio nazionale nell’estate del 2008, a distanza di 10 anni dal primo episodio di malattia registrato in Toscana (Macini et al. 2008). Il West Nile Virus (WNV) si mantiene in natura grazie ad un ciclo che coinvolge gli uccelli e le zanzare, tuttavia diversi mammiferi come l’uomo e il cavallo possono infettarsi manifestando generalmente sintomi simil-influenzali e in alcuni casi anche gravi meningoencefaliti. L’obiettivo principale della sorveglianza veterinaria è la rilevazione precoce della circolazione virale al fine di adottare misure di prevenzione dell’infezione nel cavallo e nell’uomo. Uno degli strumenti più efficaci a questo scopo è la valutazione dello stato clinico dei cavalli di proprietà, mirata alla segnalazione di casi sospetti da sottoporre ad accertamenti diagnostici (OM 5/11/2008). Sono state esaminate le schede anamnestiche relative ai casi clinici confermati di WND nel cavallo, riscontrati in Emilia-Romagna nel corso del triennio 2008-2010. Il quadro clinico è risultato assai variabile e aspecifico confermando la necessità di ricorrere a specifici test di laboratorio per giungere alla diagnosi. Una maggiore informazione e sensibilizzazione dei veterinari operanti nel settore ippiatrico renderà più efficiente questo sistema di sorveglianza individuando prontamente nuovi casi sul territorio. L’obiettivo di questo articolo è mettere a disposizione dei veterinari libero-professionisti alcuni strumenti diagnostici utili al riconoscimento della patologia neurologica e le modalità di segnalazione dei sospetti clinici di WND nel cavalloI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.