Fra i principi della moderna teoria del restauro riveste un ruolo importante la richiesta che le operazioni di restauro conservativo siano il piùpossibile non intrusive e, soprattutto, reversibili. Nella prassi operativa, tuttavia, tuttavia, gli interventi di ricongiunzione di parti fratturate di opere d’arte non sempre rispondono a tali requisiti. L’aspetto innovativo del progetto qui presentato è costituito dalla concezione di una metodologia di progettazione e sperimentazione di nuovi dispositivi per il ricongiungimento dei frammenti separati. Tale metodologia si basa su un processo che, integrando materiali e tecnologie innovativi, garantisce la completa reversibilità e la riduzione dell’intrusività dell’intervento. Per quanto riguarda i materiali, l’utilizzo di leghe a memoria di forma, caratterizzate dalla peculiarità di ricordare, al variare della temperatura, forme preimpostate, permette la reversibilità del processo. Ingegneria Inversa, CAD (Computer Aided Design) e Prototipazione Rapida conducono, inoltre, alla sperimentazione e validazione del dispositivo agendo solo su modelli digitali e riproduzioni fisiche del reperto.
F. De Crescenzio, M. Fantini, F. Persiani, N. Santopuoli, L. Seccia, E. Troiani, et al. (2007). Ipotesi di Restauro di Reperti Scultorei Attraverso l’Impiego di Tecnologie Innovative. s.l : s.n.
Ipotesi di Restauro di Reperti Scultorei Attraverso l’Impiego di Tecnologie Innovative
DE CRESCENZIO, FRANCESCA;FANTINI, MASSIMILIANO;PERSIANI, FRANCO;N. Santopuoli;SECCIA, LEONARDO;TROIANI, ENRICO;VIRGILLI, VALENTINA
2007
Abstract
Fra i principi della moderna teoria del restauro riveste un ruolo importante la richiesta che le operazioni di restauro conservativo siano il piùpossibile non intrusive e, soprattutto, reversibili. Nella prassi operativa, tuttavia, tuttavia, gli interventi di ricongiunzione di parti fratturate di opere d’arte non sempre rispondono a tali requisiti. L’aspetto innovativo del progetto qui presentato è costituito dalla concezione di una metodologia di progettazione e sperimentazione di nuovi dispositivi per il ricongiungimento dei frammenti separati. Tale metodologia si basa su un processo che, integrando materiali e tecnologie innovativi, garantisce la completa reversibilità e la riduzione dell’intrusività dell’intervento. Per quanto riguarda i materiali, l’utilizzo di leghe a memoria di forma, caratterizzate dalla peculiarità di ricordare, al variare della temperatura, forme preimpostate, permette la reversibilità del processo. Ingegneria Inversa, CAD (Computer Aided Design) e Prototipazione Rapida conducono, inoltre, alla sperimentazione e validazione del dispositivo agendo solo su modelli digitali e riproduzioni fisiche del reperto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.