La querelle in ordine alla soppressione della c.d. clausola oro per i pensionati degli ex enti pubblici creditizi sembra non avere fine. La Corte Suprema di Cassazione, con l'ordinanza annotata, rivedendo il proprio precedente e univoco orientamento, dichiara rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 55, della l. n. 243 del 2004 per violazione degli artt. 3, 102 e 111 della Costituzione, riaprendo così uno dei capitoli più spinosi e controversi della legislazione previdenziale dell'ultimo ventennio.
Pizzoferrato A. (2008). Perequazione pensionistica e controllo di ragionevolezza della norma interpretativa (nota a Cass., sez.lav., ord. 12 ottobre 2007, n. 21440). ADL. ARGOMENTI DI DIRITTO DEL LAVORO, XIII (1), 187-207.
Perequazione pensionistica e controllo di ragionevolezza della norma interpretativa (nota a Cass., sez.lav., ord. 12 ottobre 2007, n. 21440)
PIZZOFERRATO, ALBERTO
2008
Abstract
La querelle in ordine alla soppressione della c.d. clausola oro per i pensionati degli ex enti pubblici creditizi sembra non avere fine. La Corte Suprema di Cassazione, con l'ordinanza annotata, rivedendo il proprio precedente e univoco orientamento, dichiara rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 55, della l. n. 243 del 2004 per violazione degli artt. 3, 102 e 111 della Costituzione, riaprendo così uno dei capitoli più spinosi e controversi della legislazione previdenziale dell'ultimo ventennio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.