Nonostante P. apennina sia una specie ad areale contratto e quindi prevedibilmente sottoposta a deriva genetica, presenta un livello di variabilità intraspecifica moderatamente alto. Questo può essere dovuto a fattori quali la recente speciazione avvenuta in seguito alla frammentazione dell’habitat di una specie a più ampia diffusione durante i cicli glaciali ed interglaciali del Pleistocene, o agli alti tassi di allogamia favorita dall’eterostilia che facilita lo scambio di polline tra individui geneticamente diversi, mantenendo un elevato flusso genico. La modesta differenziazione tra le popolazioni potrebbe essere attribuita ad una recente frammentazione dell’areale in conseguenza a cambiamenti climatici recenti e all’influenza delle attività umane. Le previsioni per questa specie sono quindi incoraggianti considerando l’alto tasso di variabilità intraspecifica mantenuta fino ad oggi, tuttavia sarebbe opportuno attuare strategie di protezione delle popolazioni naturali di P. apennina allo scopo di preservare tale variabilità.

Analisi della variabilità genetica nella specie endemica Primula apennina Widmer (Primulaceae) mediante marcatori molecolari ISSR / Conte L.; Cotti C.; Crema S.; Cristofolini G.. - In: INFORMATORE BOTANICO ITALIANO. - ISSN 0020-0697. - STAMPA. - 40:suppl. 3(2008), pp. 17-21. (Intervento presentato al convegno Flora Italiana: il contributo della Biosistematica tenutosi a Catania nel 31 Maggio 2007).

Analisi della variabilità genetica nella specie endemica Primula apennina Widmer (Primulaceae) mediante marcatori molecolari ISSR.

CONTE, LUCIA;COTTI, CLAUDIA;CREMA, SILVIA;CRISTOFOLINI, GIOVANNI
2008

Abstract

Nonostante P. apennina sia una specie ad areale contratto e quindi prevedibilmente sottoposta a deriva genetica, presenta un livello di variabilità intraspecifica moderatamente alto. Questo può essere dovuto a fattori quali la recente speciazione avvenuta in seguito alla frammentazione dell’habitat di una specie a più ampia diffusione durante i cicli glaciali ed interglaciali del Pleistocene, o agli alti tassi di allogamia favorita dall’eterostilia che facilita lo scambio di polline tra individui geneticamente diversi, mantenendo un elevato flusso genico. La modesta differenziazione tra le popolazioni potrebbe essere attribuita ad una recente frammentazione dell’areale in conseguenza a cambiamenti climatici recenti e all’influenza delle attività umane. Le previsioni per questa specie sono quindi incoraggianti considerando l’alto tasso di variabilità intraspecifica mantenuta fino ad oggi, tuttavia sarebbe opportuno attuare strategie di protezione delle popolazioni naturali di P. apennina allo scopo di preservare tale variabilità.
2008
Flora italiana: il contributo della Biosistematica
17
21
Analisi della variabilità genetica nella specie endemica Primula apennina Widmer (Primulaceae) mediante marcatori molecolari ISSR / Conte L.; Cotti C.; Crema S.; Cristofolini G.. - In: INFORMATORE BOTANICO ITALIANO. - ISSN 0020-0697. - STAMPA. - 40:suppl. 3(2008), pp. 17-21. (Intervento presentato al convegno Flora Italiana: il contributo della Biosistematica tenutosi a Catania nel 31 Maggio 2007).
Conte L.; Cotti C.; Crema S.; Cristofolini G.
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