Seguendo il destino del popolo che li ha prodotti, i manoscritti armeni hanno spesso compiuto lunghi viaggi rispetto al loro luogo di origine. Essi sono passati nei secoli di mano in mano a numerosi proprietari, i quali molte volte, dopo averli riscattati dai popoli invasori, li hanno donati a un monastero in ricordo di sé e dei propri familiari. Grazie alla diffusa presenza di note di possesso tra le loro pagine, ricche di dati, è possibile ricostruire alcuni anelli di questa catena di passaggi tra diversi possessori, nonché alcune delle tappe dei lunghi itinerari percorsi fino all'arrivo alla meta finale, ovvero l'attuale luogo della loro conservazione, come il "Matenadaran" (Biblioteca centrale dei manoscritti) di Erevan o le numerose altre biblioteche di manoscritti armeni presenti in tutto il mondo. L'articolo ripercorre in particolare i viaggi di alcuni codici miniati appartenenti oggi ai più importanti luoghi di conservazione in Italia di manoscritti armeni, ovvero la Biblioteca dei Padri Mechitaristi di Venezia, la Biblioteca Apostolica Vaticana e il Pontificio Collegio Armeno di Roma.
A. Sirinian (2011). Viaggi e passaggi di mano in mano dei manoscritti armeni. RASSEGNA ARMENISTI ITALIANI, 12, 4-11.
Viaggi e passaggi di mano in mano dei manoscritti armeni
SIRINIAN, ANNA
2011
Abstract
Seguendo il destino del popolo che li ha prodotti, i manoscritti armeni hanno spesso compiuto lunghi viaggi rispetto al loro luogo di origine. Essi sono passati nei secoli di mano in mano a numerosi proprietari, i quali molte volte, dopo averli riscattati dai popoli invasori, li hanno donati a un monastero in ricordo di sé e dei propri familiari. Grazie alla diffusa presenza di note di possesso tra le loro pagine, ricche di dati, è possibile ricostruire alcuni anelli di questa catena di passaggi tra diversi possessori, nonché alcune delle tappe dei lunghi itinerari percorsi fino all'arrivo alla meta finale, ovvero l'attuale luogo della loro conservazione, come il "Matenadaran" (Biblioteca centrale dei manoscritti) di Erevan o le numerose altre biblioteche di manoscritti armeni presenti in tutto il mondo. L'articolo ripercorre in particolare i viaggi di alcuni codici miniati appartenenti oggi ai più importanti luoghi di conservazione in Italia di manoscritti armeni, ovvero la Biblioteca dei Padri Mechitaristi di Venezia, la Biblioteca Apostolica Vaticana e il Pontificio Collegio Armeno di Roma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.