Il materiale archiviato oggetto di studio è rappresentato da 1696 neoplasie riscontrate in 3682 gatti mediante esami autoptici e bioptici; i campioni provenivano quasi esclusivamente da animali della provincia di Bologna, in un periodo compreso fra il 1984 e il 2003. Per la classificazione delle neoplasie si è adottato lo schema proposto per i tumori animali dalla WHO-IHCTDA. Tra le varie patologie diagnosticate nel ventennio spiccano nettamente per incidenza le malattie neoplastiche, che rappresentano il 46,06% dei casi. L’età dei soggetti al momento della diagnosi variava da pochi mesi a 22 anni, con maggiore incidenza a 10 anni (13,3%). Non sembra esserci una correlazione significativa fra sesso e sviluppo delle neoplasie, eccezion fatta per i tumori mammari, che sono più frequenti nelle femmine intere piuttosto che nelle femmine sterilizzate e nei maschi. Il comportamento biologico delle neoplasie risulta prevalentemente maligno (66,27%) , e le neoplasie implicate sono rappresentate dai carcinomi (44,87%), a cui seguono i fibrosarcomi (14,03%) e i linfomi (7,37%) di tipo multicentrico e intestinale. Nel corso dei 20 anni considerati i carcinomi hanno mantenuto la prima posizione e hanno subito un aumento progressivo nel tempo; il considerevole aumento dei casi di fibrosarcoma nel ventennio considerato (13,02% nel primo decennio e 86,98% nel secondo su un totale di 238 casi) è relativo ad un particolare tipo di questa neoplasia correlata alla sede vaccinale (sarcoma post-vaccinale); le neoplasie emolinfopoietiche hanno conservato nel tempo la terza posizione, con un picco massimo nel 1988. Gli organi sede primaria d’insorgenza sono costituiti dalla mammella (36,44%), dalla cute (35,85%) e dall’intestino (5,54%).
Marcato P.S., Bacci B. (2004). I TUMORI NEI GATTI NEL VENTENNIO 1984-2003: 1696 CASI. s.l : Associazione Italiana di Patologia Veterinaria.
I TUMORI NEI GATTI NEL VENTENNIO 1984-2003: 1696 CASI
MARCATO, PAOLO STEFANO;BACCI, BARBARA
2004
Abstract
Il materiale archiviato oggetto di studio è rappresentato da 1696 neoplasie riscontrate in 3682 gatti mediante esami autoptici e bioptici; i campioni provenivano quasi esclusivamente da animali della provincia di Bologna, in un periodo compreso fra il 1984 e il 2003. Per la classificazione delle neoplasie si è adottato lo schema proposto per i tumori animali dalla WHO-IHCTDA. Tra le varie patologie diagnosticate nel ventennio spiccano nettamente per incidenza le malattie neoplastiche, che rappresentano il 46,06% dei casi. L’età dei soggetti al momento della diagnosi variava da pochi mesi a 22 anni, con maggiore incidenza a 10 anni (13,3%). Non sembra esserci una correlazione significativa fra sesso e sviluppo delle neoplasie, eccezion fatta per i tumori mammari, che sono più frequenti nelle femmine intere piuttosto che nelle femmine sterilizzate e nei maschi. Il comportamento biologico delle neoplasie risulta prevalentemente maligno (66,27%) , e le neoplasie implicate sono rappresentate dai carcinomi (44,87%), a cui seguono i fibrosarcomi (14,03%) e i linfomi (7,37%) di tipo multicentrico e intestinale. Nel corso dei 20 anni considerati i carcinomi hanno mantenuto la prima posizione e hanno subito un aumento progressivo nel tempo; il considerevole aumento dei casi di fibrosarcoma nel ventennio considerato (13,02% nel primo decennio e 86,98% nel secondo su un totale di 238 casi) è relativo ad un particolare tipo di questa neoplasia correlata alla sede vaccinale (sarcoma post-vaccinale); le neoplasie emolinfopoietiche hanno conservato nel tempo la terza posizione, con un picco massimo nel 1988. Gli organi sede primaria d’insorgenza sono costituiti dalla mammella (36,44%), dalla cute (35,85%) e dall’intestino (5,54%).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.