I Giganti della montagna si possono considerare una parabola sul destino del teatro: il nuovo regista non è un dottore - come in Questa sera si recita a soggetto - ma un mago, autoesiliatosi dal mondo che non lo capisce più, e votato a fare prodigi con i suoi attori-mendicanti senza più aspirare ad un pubblico. Lo scontro con l'attrice Ilse, che ancora sogna un teatro didascalico e rivolto ad un pubblico ampio, prefigura l'epilogo tragico messo in scena da Giorgio Strehler, che nella sua versione ha voluto ricostruire il finale mancante. Ma dietro al personaggio del "mago" Cotrone, e dei "giganti" della montagna, ci sono inattesi antecedenti: dai Vangeli apocrifi e dal Libro di Enoch fino al Libro dei Giganti di Mani, l'ultimo testo teatrale di Pirandello è percorso da una vena irrazionalistica, suggerita dalle frequentazioni parigine dello scrittore e in particolare dall'incontro con l'esoterismo.
C.S. Nobili (2011). I Giganti della montagna: ipotesi per un’incompiuta. STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE, 82, 285-296.
I Giganti della montagna: ipotesi per un’incompiuta
NOBILI, CLAUDIA SEBASTIANA
2011
Abstract
I Giganti della montagna si possono considerare una parabola sul destino del teatro: il nuovo regista non è un dottore - come in Questa sera si recita a soggetto - ma un mago, autoesiliatosi dal mondo che non lo capisce più, e votato a fare prodigi con i suoi attori-mendicanti senza più aspirare ad un pubblico. Lo scontro con l'attrice Ilse, che ancora sogna un teatro didascalico e rivolto ad un pubblico ampio, prefigura l'epilogo tragico messo in scena da Giorgio Strehler, che nella sua versione ha voluto ricostruire il finale mancante. Ma dietro al personaggio del "mago" Cotrone, e dei "giganti" della montagna, ci sono inattesi antecedenti: dai Vangeli apocrifi e dal Libro di Enoch fino al Libro dei Giganti di Mani, l'ultimo testo teatrale di Pirandello è percorso da una vena irrazionalistica, suggerita dalle frequentazioni parigine dello scrittore e in particolare dall'incontro con l'esoterismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.