Per gli adolescenti, in seguito all’evento sismico avvenuto nel 2009 nel territorio aquilano, sono cambiati i luoghi di aggregazione. Si è passati dal centro storico, tipico spazio di incontro pomeridiano e serale, con i negozi, i locali, i bar, ma soprattutto le piazze, gli angoli delle strade dove ci si incontrava con il gruppo dei pari o con qualche amico per fare due passi, ai centri commerciali, molto più anonimi e nella prima periferia, dove è difficile riconoscersi ed incontrarsi, ma dove si cerca di riorganizzare principi di convivenza e di socializzazione. Il testo presenta le tappe e l’evoluzione di un progetto sulla promozione della partecipazione sociale, promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali in collaborazione con il Centro nazionale documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, dalla Regione Abruzzo, dall’Anci e dall’Ufficio scolastico regionale. Il progetto, destinato a tutti i ragazzi e le ragazze di età compresa tra i 14 ed i 16 anni, residenti nei Comuni colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, ed iscritti al primo biennio della scuola secondaria di secondo grado, agli istituti scolastici secondari di secondo grado siti sul territorio dei Comuni indicati dal Decreto C.D. n.3 del 16 aprile 2009 e s.m.i., ed alle amministrazioni comunali del cosidetto “cratere”, ha previsto l’elaborazione di proposte finalizzate o alla ricostruzione di un sito danneggiato dal sisma o alla progettazione di nuovi spazi sul territorio comunale, o l’ideazione di interventi che rispondano a bisogni emergenti e specifici di questa fascia di età (utilizzo di nuove tecnologie, produzioni artistiche ecc.).

Tagliaventi M. T., Rossi V. (2012). L'Aquila: un esempio di progettazione partecipata in un territorio vittima di un evento sismico. CITTADINI IN CRESCITA, 2 e 3 (2011), 65-69.

L'Aquila: un esempio di progettazione partecipata in un territorio vittima di un evento sismico

TAGLIAVENTI, MARIA TERESA;
2012

Abstract

Per gli adolescenti, in seguito all’evento sismico avvenuto nel 2009 nel territorio aquilano, sono cambiati i luoghi di aggregazione. Si è passati dal centro storico, tipico spazio di incontro pomeridiano e serale, con i negozi, i locali, i bar, ma soprattutto le piazze, gli angoli delle strade dove ci si incontrava con il gruppo dei pari o con qualche amico per fare due passi, ai centri commerciali, molto più anonimi e nella prima periferia, dove è difficile riconoscersi ed incontrarsi, ma dove si cerca di riorganizzare principi di convivenza e di socializzazione. Il testo presenta le tappe e l’evoluzione di un progetto sulla promozione della partecipazione sociale, promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali in collaborazione con il Centro nazionale documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, dalla Regione Abruzzo, dall’Anci e dall’Ufficio scolastico regionale. Il progetto, destinato a tutti i ragazzi e le ragazze di età compresa tra i 14 ed i 16 anni, residenti nei Comuni colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, ed iscritti al primo biennio della scuola secondaria di secondo grado, agli istituti scolastici secondari di secondo grado siti sul territorio dei Comuni indicati dal Decreto C.D. n.3 del 16 aprile 2009 e s.m.i., ed alle amministrazioni comunali del cosidetto “cratere”, ha previsto l’elaborazione di proposte finalizzate o alla ricostruzione di un sito danneggiato dal sisma o alla progettazione di nuovi spazi sul territorio comunale, o l’ideazione di interventi che rispondano a bisogni emergenti e specifici di questa fascia di età (utilizzo di nuove tecnologie, produzioni artistiche ecc.).
2012
Tagliaventi M. T., Rossi V. (2012). L'Aquila: un esempio di progettazione partecipata in un territorio vittima di un evento sismico. CITTADINI IN CRESCITA, 2 e 3 (2011), 65-69.
Tagliaventi M. T.; Rossi V.
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