La ricchezza descrittiva e il contenuto geometrico rigoroso hanno reso l’ortofoto uno dei prodotti fotogrammetrici di più ampio interesse e diffusione nell’ambito dei beni culturali ed in particolare dell’Archeologia. Il lavoro presentato riguarda un esempio di produzione di ortofoto su un’area archeologica, con un livello di precisione e dettaglio sufficienti ad una rappresentazione a grandissima scala, tramite l’utilizzo di immagini non metriche acquisite da bassa quota con un sistema aereo non convenzionale. Il sistema di acquisizione è basato sull’utilizzo di palloni aerostatici guidati manualmente da terra, a cui viene fissata la camera semi-metrica il cui assetto è gestito in remoto mediante un radiocontrollo. In particolare per la sperimentazione sono stati utilizzati fotogrammi acquisiti durante la campagna di scavi del 2002 condotta nell’ambito della missione archeologica congiunta delle Università di Bologna e Lecce, nel sito di Soknopaiou Nesos (Fayyum, Egitto). Nel corso della stessa campagna è stato eseguito un rilievo GPS cinematico per la produzione di un DTM dell’area di scavo e per l’individuazione di punti di appoggio naturali e pre-segnalizzati. L’elaborazione fotogrammetrica, eseguita con la stazione digitale SOCET SET v 5.1 (BAE Systems), si è articolata nelle fasi di triangolazione aerea per l’orientamento esterno, nell’estrazione di un DSM di elevata densità e nella produzione di un ortomosaico. Il livello di precisione e dettaglio ottenuto, consente di ritenere il prodotto raster finale compatibile con una scala nominale di 1:1000. Nel presente contributo vengono presentati i risultati ottenuti con particolare riferimento alle difficoltà di elaborazione fotogrammetrica dovute da una parte alla geometria non convenzionale delle prese aeree e dall’altra alla particolare morfologia dell’area in esame, caratterizzata da ampie zone sabbiose a radiometria uniforme e da bruschi dislivelli in corrispondenza delle strutture.

G. Bitelli, V. A. Girelli, M. A. Tini, L. Vittuari (2004). Utilizzo di un sistema non convenzionale di fotogrammetria aerea per la produzione di ortofoto a grande scala in ambito archeologico. MILANO : Federazione ASITA.

Utilizzo di un sistema non convenzionale di fotogrammetria aerea per la produzione di ortofoto a grande scala in ambito archeologico

BITELLI, GABRIELE;GIRELLI, VALENTINA ALENA;TINI, MARIA ALESSANDRA;VITTUARI, LUCA
2004

Abstract

La ricchezza descrittiva e il contenuto geometrico rigoroso hanno reso l’ortofoto uno dei prodotti fotogrammetrici di più ampio interesse e diffusione nell’ambito dei beni culturali ed in particolare dell’Archeologia. Il lavoro presentato riguarda un esempio di produzione di ortofoto su un’area archeologica, con un livello di precisione e dettaglio sufficienti ad una rappresentazione a grandissima scala, tramite l’utilizzo di immagini non metriche acquisite da bassa quota con un sistema aereo non convenzionale. Il sistema di acquisizione è basato sull’utilizzo di palloni aerostatici guidati manualmente da terra, a cui viene fissata la camera semi-metrica il cui assetto è gestito in remoto mediante un radiocontrollo. In particolare per la sperimentazione sono stati utilizzati fotogrammi acquisiti durante la campagna di scavi del 2002 condotta nell’ambito della missione archeologica congiunta delle Università di Bologna e Lecce, nel sito di Soknopaiou Nesos (Fayyum, Egitto). Nel corso della stessa campagna è stato eseguito un rilievo GPS cinematico per la produzione di un DTM dell’area di scavo e per l’individuazione di punti di appoggio naturali e pre-segnalizzati. L’elaborazione fotogrammetrica, eseguita con la stazione digitale SOCET SET v 5.1 (BAE Systems), si è articolata nelle fasi di triangolazione aerea per l’orientamento esterno, nell’estrazione di un DSM di elevata densità e nella produzione di un ortomosaico. Il livello di precisione e dettaglio ottenuto, consente di ritenere il prodotto raster finale compatibile con una scala nominale di 1:1000. Nel presente contributo vengono presentati i risultati ottenuti con particolare riferimento alle difficoltà di elaborazione fotogrammetrica dovute da una parte alla geometria non convenzionale delle prese aeree e dall’altra alla particolare morfologia dell’area in esame, caratterizzata da ampie zone sabbiose a radiometria uniforme e da bruschi dislivelli in corrispondenza delle strutture.
2004
GEOMATICA - Standardizzazione, Interoperabilità e Nuove Tecnologie
443
448
G. Bitelli, V. A. Girelli, M. A. Tini, L. Vittuari (2004). Utilizzo di un sistema non convenzionale di fotogrammetria aerea per la produzione di ortofoto a grande scala in ambito archeologico. MILANO : Federazione ASITA.
G. Bitelli; V. A. Girelli; M. A. Tini; L. Vittuari
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