Per molti anni il trattamento delle abrasioni cervicali è stato appannaggio esclusivo della terapia conservativa. Questa non può essere considerata una terapia di prima scelta quando l'abrasione interessa la superficie radicolare del dente, in quanto sia da un punto di vista biologico che estetico la radice dovrebbe e potrebbe essere ricoperta con i tessuti gengivali. In molti casi le abrasioni cervicali coinvolgono sia la corona che la radice anatomica del dente, motivo per cui la terapia ideale dovrebbe essere quella combinata conservativo-parodontale, la prima volta al ripristino dei tessuti duri coronali e la seconda finalizzata alla ricostruzione dei tessuti molli di copertura della radice. L'abrasione dei tessuti cervicali corono-radicolai comporta spesso l'eliminazione della giunzione amelo-cementizia rendendo difficoltosa la distinzione tra corona e radice anatomica. Inoltre non sempre e non tutta (recessioni di I e II classe di Miller in denti ruotati,estrusi o con perdita di altezza della/e papille o recessioni di III e IV classe ) la radice esposta è ricopribile con i tessuti molli. Queste limitazioni impongono di dover predeterminare la ricopertura radicolare, ovvero individuare la linea (cej clinica) in cui si posizionerà il margine gengivale dopo la guarigione di una chirurgia finalizzata alla ricopertura radicolare. Tale linea verrà utilizzata come limite apicale della preparazione del restauro conservativo che potrà così ripristinare la porzione più coronale della abrasione mentre alla chirurgia mucogengivale verrà dato il compito di ricoprire la recessione gengivale e la porzione più apicale della abrasione stessa. Nel caso clinico trattato, la notevole profondità dell'abrasione e la sua estensione fino al margine gengivale apicale alla recessione, ha reso necessario il trattamento simultaneo conservativo-parodontale. Da un lato il primo approccio parodontale di incisione e scollamento del lembo ha permesso l'esposizione di un supporto radicolare, apicale all'abrasione, adeguato per il corretto isolamento del campo operatorio e dall'altro il trattamento conservativo ha consentito il posizionamento del margine coronale del lembo chirurgico al di sopra di una superficie coronale liscia e convessa.
G. Zucchelli, M. Mele , M. De Sanctis (2007). Abrasione cervicale corono-radicolare: trattamento combinato conservativo-parodontale. Case report. RIS. RIVISTA ITALIANA DI STOMATOLOGIA, 1, 8-19.
Abrasione cervicale corono-radicolare: trattamento combinato conservativo-parodontale. Case report
ZUCCHELLI, GIOVANNI;MELE, MONICA;
2007
Abstract
Per molti anni il trattamento delle abrasioni cervicali è stato appannaggio esclusivo della terapia conservativa. Questa non può essere considerata una terapia di prima scelta quando l'abrasione interessa la superficie radicolare del dente, in quanto sia da un punto di vista biologico che estetico la radice dovrebbe e potrebbe essere ricoperta con i tessuti gengivali. In molti casi le abrasioni cervicali coinvolgono sia la corona che la radice anatomica del dente, motivo per cui la terapia ideale dovrebbe essere quella combinata conservativo-parodontale, la prima volta al ripristino dei tessuti duri coronali e la seconda finalizzata alla ricostruzione dei tessuti molli di copertura della radice. L'abrasione dei tessuti cervicali corono-radicolai comporta spesso l'eliminazione della giunzione amelo-cementizia rendendo difficoltosa la distinzione tra corona e radice anatomica. Inoltre non sempre e non tutta (recessioni di I e II classe di Miller in denti ruotati,estrusi o con perdita di altezza della/e papille o recessioni di III e IV classe ) la radice esposta è ricopribile con i tessuti molli. Queste limitazioni impongono di dover predeterminare la ricopertura radicolare, ovvero individuare la linea (cej clinica) in cui si posizionerà il margine gengivale dopo la guarigione di una chirurgia finalizzata alla ricopertura radicolare. Tale linea verrà utilizzata come limite apicale della preparazione del restauro conservativo che potrà così ripristinare la porzione più coronale della abrasione mentre alla chirurgia mucogengivale verrà dato il compito di ricoprire la recessione gengivale e la porzione più apicale della abrasione stessa. Nel caso clinico trattato, la notevole profondità dell'abrasione e la sua estensione fino al margine gengivale apicale alla recessione, ha reso necessario il trattamento simultaneo conservativo-parodontale. Da un lato il primo approccio parodontale di incisione e scollamento del lembo ha permesso l'esposizione di un supporto radicolare, apicale all'abrasione, adeguato per il corretto isolamento del campo operatorio e dall'altro il trattamento conservativo ha consentito il posizionamento del margine coronale del lembo chirurgico al di sopra di una superficie coronale liscia e convessa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.