L’articolo scritto in lingua spagnola propone un’analisi critica sul ruolo della formazione universitaria rivolta ad educatori e coordinatori dei servizi educativi per la prima infanzia (0-3 anni) in Italia, facendo stretto riferimento al confronto con i parametri di qualità introdotti nell’UE (ECEC). Nella seconda parte, il contributo presenta due esperienze paradigmatiche inerenti a due diversi approcci teorici sviluppati uno nell’ateneo di Bologna (descritto da M. Gallerani con un’attenzione anche alla descrizione del contesto storico-culturale in cui il dibattito sulla formazione universitaria degli educatori si è sviluppato, a partire dagli anni Settanta ai giorni nostri) e l’altro nell’ateneo di Roma (redatto da C. Stringher, ricercatrice presso l'Invalsi di Frascati e docente all'Università di Roma). Il contributo di M. Gallerani si concentra, in particolare, sulla proposta curricolare per la formazione degli educatori della prima infanzia, sviluppata dall’ateneo di Bologna - nella Facoltà di Scienze della formazione -. Per quanto concerne questo "approccio bolognese" possiamo affermare che esso ruota attorno alle seguenti parole-chiave: ricerca, innovazione, alta qualificazione e sviluppo di competenze complesse (del futuro educatore, o dell'educatore già in servizio). Per una formazione professionale e professionalizzante degli educatori della prima infanzia, un punto di svolta nel lungo itinerario inerente ad un curriculum professionale di “qualità” per l’educatore (di tipo professionalizzante e basato sul fare ricerca, nonché sulla riflessività dell’educatore della prima infanzia, fascia 0-6) può essere fatto coincidere, convenzionalmente, con l’emanazione dell’Art. 4 della Legge 477/73. L'approccio sviluppato dalla "scuola pedagogica di Bologna" ha avuto autorevoli pedagogisti e figure di spicco nel panorama nazionale e internazionale, tra cui G.M. Bertin, P. Bertolini, F. Frabboni (e, nondimeno, Bruno Ciari e Loris Malaguzzi quali "pedagogisti non togati" che hanno dedicato la loro vita alla realizzazione di una scuola pubblica, democratica, innovativa e di "qualità"). Si traccia un quadro d'insieme delle proposte pedagogiche di questi autori e dei loro importatni "progetti educativi". Dagli anni Settanta ad oggi, il dibattito pedagogico e politico sulla formazione universitaria di educatori e docenti è continuato, tra fasi alterne, sfociando nelle disposizioni contenute nel recente DM 249 del 10 settembre 2010 che stabilisce sia nuove norme per il corso di Scienze della Formazione Primaria - corso unico per educatori per la fascia di età 3-5 (scuola dell’infanzia) e docenti fascia 6-10 anni (scuola primaria) - sia per le Lauree magistrali e per l’insegnamento secondario, compresi i Tirocini Formativi Attivi post laurea (TFA per l’insegnamento nelle scuole superiori di primo e secondo grado). ATTRIBUZIONE DEl PARAGRAFI:El artìculo ha sido pensado y proyectado por ambas autoras y es fruto de un trabajo común, sin embargo la introducción y los párrafos 1, 1.1, 1.2 1.3 y 2.2 han sido redactados por Cristina Stringher; mientras los párrafos 2.1, 2.1.1, 2.1.2 y 2.1.3 han sido redactados por Manuela Gallerani y las conclusiones son comunes.
C. STRINGHER, M. GALLERANI (2012). Investigación e innovación en la formación del profesorado y de los coordinadores de los servicios para la infancia en Italia Research and innovation in teacher’s training and the services’s coordinators for children in Italy. REVISTA ELECTRÓNICA INTERUNIVERSITARIA DE FORMACIÓN DEL PROFESORADO, 40, VOL 15 (1), 165-189.
Investigación e innovación en la formación del profesorado y de los coordinadores de los servicios para la infancia en Italia Research and innovation in teacher’s training and the services’s coordinators for children in Italy
GALLERANI, MANUELA
2012
Abstract
L’articolo scritto in lingua spagnola propone un’analisi critica sul ruolo della formazione universitaria rivolta ad educatori e coordinatori dei servizi educativi per la prima infanzia (0-3 anni) in Italia, facendo stretto riferimento al confronto con i parametri di qualità introdotti nell’UE (ECEC). Nella seconda parte, il contributo presenta due esperienze paradigmatiche inerenti a due diversi approcci teorici sviluppati uno nell’ateneo di Bologna (descritto da M. Gallerani con un’attenzione anche alla descrizione del contesto storico-culturale in cui il dibattito sulla formazione universitaria degli educatori si è sviluppato, a partire dagli anni Settanta ai giorni nostri) e l’altro nell’ateneo di Roma (redatto da C. Stringher, ricercatrice presso l'Invalsi di Frascati e docente all'Università di Roma). Il contributo di M. Gallerani si concentra, in particolare, sulla proposta curricolare per la formazione degli educatori della prima infanzia, sviluppata dall’ateneo di Bologna - nella Facoltà di Scienze della formazione -. Per quanto concerne questo "approccio bolognese" possiamo affermare che esso ruota attorno alle seguenti parole-chiave: ricerca, innovazione, alta qualificazione e sviluppo di competenze complesse (del futuro educatore, o dell'educatore già in servizio). Per una formazione professionale e professionalizzante degli educatori della prima infanzia, un punto di svolta nel lungo itinerario inerente ad un curriculum professionale di “qualità” per l’educatore (di tipo professionalizzante e basato sul fare ricerca, nonché sulla riflessività dell’educatore della prima infanzia, fascia 0-6) può essere fatto coincidere, convenzionalmente, con l’emanazione dell’Art. 4 della Legge 477/73. L'approccio sviluppato dalla "scuola pedagogica di Bologna" ha avuto autorevoli pedagogisti e figure di spicco nel panorama nazionale e internazionale, tra cui G.M. Bertin, P. Bertolini, F. Frabboni (e, nondimeno, Bruno Ciari e Loris Malaguzzi quali "pedagogisti non togati" che hanno dedicato la loro vita alla realizzazione di una scuola pubblica, democratica, innovativa e di "qualità"). Si traccia un quadro d'insieme delle proposte pedagogiche di questi autori e dei loro importatni "progetti educativi". Dagli anni Settanta ad oggi, il dibattito pedagogico e politico sulla formazione universitaria di educatori e docenti è continuato, tra fasi alterne, sfociando nelle disposizioni contenute nel recente DM 249 del 10 settembre 2010 che stabilisce sia nuove norme per il corso di Scienze della Formazione Primaria - corso unico per educatori per la fascia di età 3-5 (scuola dell’infanzia) e docenti fascia 6-10 anni (scuola primaria) - sia per le Lauree magistrali e per l’insegnamento secondario, compresi i Tirocini Formativi Attivi post laurea (TFA per l’insegnamento nelle scuole superiori di primo e secondo grado). ATTRIBUZIONE DEl PARAGRAFI:El artìculo ha sido pensado y proyectado por ambas autoras y es fruto de un trabajo común, sin embargo la introducción y los párrafos 1, 1.1, 1.2 1.3 y 2.2 han sido redactados por Cristina Stringher; mientras los párrafos 2.1, 2.1.1, 2.1.2 y 2.1.3 han sido redactados por Manuela Gallerani y las conclusiones son comunes.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.