L'analisi di un atleta amputato monolaterale di gamba offre la possibilità di un confronto diretto fra le azioni svolte dai due arti nella corsa, gesto agonistico reso possibile ad atleti paralimpici grazie alle apposite protesi da corsa. E' stato quindi analizzato un atleta di alto livello con amputazione transtibiale praticante specialità di sprint. Sono stati rilevati i valori di ampiezza dei passi nella corsa lanciata, massima flessione del ginocchio, tempi di appoggio e di oscillazione dell'arto. I valori di ampiezza del passo sono stati confrontati con quelli rilevati su un campione di 5 atleti normodotati con caratteristiche antropometriche e di prestazione simili all'atleta oggetto dello studio. Sono stati effettuati test di potenza alla leg press svolta monolateralmente in momenti diversi dell'anno. Nella corsa veloce l'arto protesizzato ha evidenziato tempi di oscillazione inferiori del 12% rispetto a quello sano e una massima flessione del ginocchio inferiore dell'8,4%, dati verosimilmente dovuti alla leggerezza della protesi. L'ampiezza del passo con spinta del piede protesico è risultata superiore mediamente del 5,3%, mentre i valori di potenza alla leg press sono risultati inferiori mediamente del 35,2% nell'arto protesizzato. Il fatto potrebbe indicare un rendimento elastico superiore del piede protesico nella corsa lanciata rispetto a quello del piede sano.
Analisi della corsa lanciata in un atleta paralimpico
BARTOLOMEI, SANDRO;BETTINI, ALESSANDRO;DI MICHELE, ROCCO;MERNI, FRANCO
2012
Abstract
L'analisi di un atleta amputato monolaterale di gamba offre la possibilità di un confronto diretto fra le azioni svolte dai due arti nella corsa, gesto agonistico reso possibile ad atleti paralimpici grazie alle apposite protesi da corsa. E' stato quindi analizzato un atleta di alto livello con amputazione transtibiale praticante specialità di sprint. Sono stati rilevati i valori di ampiezza dei passi nella corsa lanciata, massima flessione del ginocchio, tempi di appoggio e di oscillazione dell'arto. I valori di ampiezza del passo sono stati confrontati con quelli rilevati su un campione di 5 atleti normodotati con caratteristiche antropometriche e di prestazione simili all'atleta oggetto dello studio. Sono stati effettuati test di potenza alla leg press svolta monolateralmente in momenti diversi dell'anno. Nella corsa veloce l'arto protesizzato ha evidenziato tempi di oscillazione inferiori del 12% rispetto a quello sano e una massima flessione del ginocchio inferiore dell'8,4%, dati verosimilmente dovuti alla leggerezza della protesi. L'ampiezza del passo con spinta del piede protesico è risultata superiore mediamente del 5,3%, mentre i valori di potenza alla leg press sono risultati inferiori mediamente del 35,2% nell'arto protesizzato. Il fatto potrebbe indicare un rendimento elastico superiore del piede protesico nella corsa lanciata rispetto a quello del piede sano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.