Introduzione. Il presente lavoro si propone di descrivere, con l’ausilio di una dettagliata documentazione video, la sintomatologia, il protocollo diagnostico e il follow-up di due cani adulti affetti da neosporosi intracranica, e di presentare una sintesi della bibliografia pubblicata sull’argomento. La neosporosi canina è una patologia neurologica che colpisce con maggiore frequenza i cuccioli a causa della trasmissione transplacentare del protozoo Neospora caninum, di cui il cane è ospite intermedio e definitivo. Nei cuccioli la malattia è particolarmente grave, ed è caratterizzata da polimiosite e poliradicoloneurite con predilezione delle radici nervose lombosacrali. L’infezione in soggetti adulti è un riscontro infrequente e verosimilmente conseguente alla riattivazione di un’infezione subclinica, ed è caratterizzata da un’encefalomielite con segni di compromissione multifocale. I casi descritti in letteratura, riassunti in alcuni report di casi singoli e in una recente pubblicazione di sette casi, presentano una sintomatologia a decorso cronico-progressivo multifocale con prevalente coinvolgimento del cervelletto. Descrizione del caso. Il primo caso, un meticcio maschio di 7 anni, è stato presentato per una progressiva difficoltà a mantenere la stazione, insorta circa un mese prima. Erano inoltre riferite crisi convulsive da più di un anno, intensificatesi negli ultimi due mesi. La visita neurologica ha evidenziato sintomi, caratterizzati da head tilt sinistro, atassia vestibolare e ipermetria, compatibili con una sindrome multifocale coinvolgente il tronco encefalico e il cervelletto. La sintomatologia è rapidamente peggiorata fino a esitare in una tetraparesi non deambulante. L’esame di risonanza magnetica (RM) dell’encefalo ha evidenziato una atrofia cerebellare focale a carico dell’emisfero destro e lesioni diffuse, irregolari per forma e dimensioni, senza captazione del mezzo di contrasto, a carico del tronco encefalico. L’esame del liquido cerebrospinale (LCS) ha permesso di documentare una pleocitosi mista (49 cellule/mcl), supportando, congiuntamente alle immagini RM, l’ipotesi di una malattia infiammatoria/ infettiva. La presenza di alti titoli anticorpali sierici e la positività del LCS alla PCR per Neospora caninum hanno portato alla diagnosi definitiva di neosporosi. A seguito della terapia con clindamicina e trimethoprin/sulfamidico il soggetto ha mostrato un lento ma costante miglioramento dei sintomi. A distanza di 38 mesi, il cane è in buona salute e presenta una modica atassia cerebellare residua. Il secondo caso, un meticcio femmina di età stimata di tre anni è stato presentato per una grave tetraparesi non deambulante. Il soggetto era stato trovato sul territorio circa due mesi prima e, accolto presso un canile, ha presentato dapprima lievi deficit motori del bipede posteriore, progressivamente peggiorati con la comparsa di tremori intenzionali, paresi più marcata fino al decubito obbligato, e crisi convulsive. All’esame neurologico si sono riscontrati sintomi compatibili con una grave sindrome multifocale coinvolgente il tronco encefalico ed il cervelletto, caratterizzati da marcata depressione del sensorio e tetraparesi non deambulante, head tilt sinistro, nistagmo verticale e occasionali tremori della testa. L’esame del LCS ha identificato una grave pleocitosi mista (680 cellule/mcl). La positività anticorpale e PCR su LCS per Neospora caninum hanno condotto alla diagnosi di neosporosi. Nonostante il ricovero e la terapia con fenobarbitale e clindamicina, le condizioni sono deteriorate fino al decesso avvenuto pochi giorni dopo. L’esame istologico del SNC ha confermato la diagnosi clinica, evidenziando una cerebellite non purulenta associata a cisti contenenti bradizoiti intratissutali ed una encefalite multifocale non purulenta caratterizzata da focolai multipli di gliosi ed astrocitosi reattiva. Conclusioni. La neosporosi nei cani adulti è considerata un’evenien...
R. Biserni, L. Mandrioli, A. Ruffini, M. Menchetti, F. Scarpa, G. Gandini (2012). NEOSPOROSI E SINTOMATOLOGIA INTRACRANICA: DESCRIZIONE DI DUE CASI CLINICI. s.l : s.n.
NEOSPOROSI E SINTOMATOLOGIA INTRACRANICA: DESCRIZIONE DI DUE CASI CLINICI
BISERNI, ROBERTA;MANDRIOLI, LUCIANA;RUFFINI, ALESSIA;MENCHETTI, MARIKA;SCARPA, FILIPPO;GANDINI, GUALTIERO
2012
Abstract
Introduzione. Il presente lavoro si propone di descrivere, con l’ausilio di una dettagliata documentazione video, la sintomatologia, il protocollo diagnostico e il follow-up di due cani adulti affetti da neosporosi intracranica, e di presentare una sintesi della bibliografia pubblicata sull’argomento. La neosporosi canina è una patologia neurologica che colpisce con maggiore frequenza i cuccioli a causa della trasmissione transplacentare del protozoo Neospora caninum, di cui il cane è ospite intermedio e definitivo. Nei cuccioli la malattia è particolarmente grave, ed è caratterizzata da polimiosite e poliradicoloneurite con predilezione delle radici nervose lombosacrali. L’infezione in soggetti adulti è un riscontro infrequente e verosimilmente conseguente alla riattivazione di un’infezione subclinica, ed è caratterizzata da un’encefalomielite con segni di compromissione multifocale. I casi descritti in letteratura, riassunti in alcuni report di casi singoli e in una recente pubblicazione di sette casi, presentano una sintomatologia a decorso cronico-progressivo multifocale con prevalente coinvolgimento del cervelletto. Descrizione del caso. Il primo caso, un meticcio maschio di 7 anni, è stato presentato per una progressiva difficoltà a mantenere la stazione, insorta circa un mese prima. Erano inoltre riferite crisi convulsive da più di un anno, intensificatesi negli ultimi due mesi. La visita neurologica ha evidenziato sintomi, caratterizzati da head tilt sinistro, atassia vestibolare e ipermetria, compatibili con una sindrome multifocale coinvolgente il tronco encefalico e il cervelletto. La sintomatologia è rapidamente peggiorata fino a esitare in una tetraparesi non deambulante. L’esame di risonanza magnetica (RM) dell’encefalo ha evidenziato una atrofia cerebellare focale a carico dell’emisfero destro e lesioni diffuse, irregolari per forma e dimensioni, senza captazione del mezzo di contrasto, a carico del tronco encefalico. L’esame del liquido cerebrospinale (LCS) ha permesso di documentare una pleocitosi mista (49 cellule/mcl), supportando, congiuntamente alle immagini RM, l’ipotesi di una malattia infiammatoria/ infettiva. La presenza di alti titoli anticorpali sierici e la positività del LCS alla PCR per Neospora caninum hanno portato alla diagnosi definitiva di neosporosi. A seguito della terapia con clindamicina e trimethoprin/sulfamidico il soggetto ha mostrato un lento ma costante miglioramento dei sintomi. A distanza di 38 mesi, il cane è in buona salute e presenta una modica atassia cerebellare residua. Il secondo caso, un meticcio femmina di età stimata di tre anni è stato presentato per una grave tetraparesi non deambulante. Il soggetto era stato trovato sul territorio circa due mesi prima e, accolto presso un canile, ha presentato dapprima lievi deficit motori del bipede posteriore, progressivamente peggiorati con la comparsa di tremori intenzionali, paresi più marcata fino al decubito obbligato, e crisi convulsive. All’esame neurologico si sono riscontrati sintomi compatibili con una grave sindrome multifocale coinvolgente il tronco encefalico ed il cervelletto, caratterizzati da marcata depressione del sensorio e tetraparesi non deambulante, head tilt sinistro, nistagmo verticale e occasionali tremori della testa. L’esame del LCS ha identificato una grave pleocitosi mista (680 cellule/mcl). La positività anticorpale e PCR su LCS per Neospora caninum hanno condotto alla diagnosi di neosporosi. Nonostante il ricovero e la terapia con fenobarbitale e clindamicina, le condizioni sono deteriorate fino al decesso avvenuto pochi giorni dopo. L’esame istologico del SNC ha confermato la diagnosi clinica, evidenziando una cerebellite non purulenta associata a cisti contenenti bradizoiti intratissutali ed una encefalite multifocale non purulenta caratterizzata da focolai multipli di gliosi ed astrocitosi reattiva. Conclusioni. La neosporosi nei cani adulti è considerata un’evenien...I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.