Nell'elaborazione di ciò che oggi, con espressione abusata, si definisce «identità europea», la geografia ha giocato un ruolo cruciale, in particolare attraverso lo strumento cartografico. Sin dai primi esempi greci, il sapere geografico, estremizzando, per così dire, la nozione di limite, ha fornito gli utensili concettuali utili a definire un’identità delineata per differenza rispetto a chi era, di volta in volta, considerato estraneo e naturalizzarne i fondamenti. Il presente saggio si concentra su alcuni episodi del percorso di elaborazione dell'identità europea attraverso la sua immagine cartografica; in particolare, l'invenzione dell'Europa Orientale e il nucleo cartografico dei concetti di nazione e razza.
Limiti dell’identità europea. Note sulla costruzione degli stereotipi geografici / NEVE M.. - In: GRISELDAONLINE. - ISSN 1721-4777. - ELETTRONICO. - 12:(2012), pp. 1-35.
Limiti dell’identità europea. Note sulla costruzione degli stereotipi geografici
NEVE, MARIO ANGELO
2012
Abstract
Nell'elaborazione di ciò che oggi, con espressione abusata, si definisce «identità europea», la geografia ha giocato un ruolo cruciale, in particolare attraverso lo strumento cartografico. Sin dai primi esempi greci, il sapere geografico, estremizzando, per così dire, la nozione di limite, ha fornito gli utensili concettuali utili a definire un’identità delineata per differenza rispetto a chi era, di volta in volta, considerato estraneo e naturalizzarne i fondamenti. Il presente saggio si concentra su alcuni episodi del percorso di elaborazione dell'identità europea attraverso la sua immagine cartografica; in particolare, l'invenzione dell'Europa Orientale e il nucleo cartografico dei concetti di nazione e razza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.