La biografia del fisico Carlo Matteucci (1811-1868), scritta da Toscano, è la seconda che viene pubblicata sullo scienziato forlivese ma, vista la data di pubblicazione della precedente dovuta a Nicomede Bianchi (1874), è chiaro che un aggiornamento era auspicabile, tanto più che l’autore viene tuttora ritenuto uno storico di partito. La biografia scritta da Bianchi, cui Toscano fa spesso riferimento, è definita apologetica da Simonetta Polenghi, che con l’Editrice La Scuola ha pubblicato, nel 1993, “La politica universitaria italiana nell’età della destra storica” , anch’essa ripetutamente citata da Toscano. Detto ciò la figura di scienziato, politico e uomo che emerge dal libro di Toscano è indubbiamente interessante. Come scienziato, Carlo Matteucci va ricordato soprattutto per i suoi contributi all’elettrofisiologia. Citando Moruzzi, che nel 1964, sulla rivista Physis, ne esaminò l’opera in dettaglio, sono tre i punti da evidenziare. Il primo riguarda il controllo nervoso degli organi elettrici dimostrato da Matteucci con gli esperimenti sulla torpedine marina (1836, 1837, 1843-44); il secondo riguarda la scoperta delle correnti di demarcazione che si stabiliscono fra superficie integra e superficie lesa dei muscoli delle rane (1842); il terzo la scoperta della scossa muscolare indotta (1842). Matteucci va ricordato anche per aver fondato e diretto con il chimico Piria la rivista “Il Cimento” e per aver inaugurato con “La Pila di Volta” , la collana divulgativa “La scienza del popolo” (1867). Il libro di Toscano racconta, con abbondante documentazione, l’intera vita e l’opera di Matteucci, parla dei suoi rapporti scientifici e politici e si sofferma anche sulla famosa polemica con Du Bois-Reymond, un classico nella storia della scienza.
“Per la scienza, per la patria” di Fabio Toscano / M. Taddia. - In: LA CHIMICA E L'INDUSTRIA. - ISSN 0009-4315. - STAMPA. - 95(1):(2012), pp. 116-116.
“Per la scienza, per la patria” di Fabio Toscano
TADDIA, MARCO
2012
Abstract
La biografia del fisico Carlo Matteucci (1811-1868), scritta da Toscano, è la seconda che viene pubblicata sullo scienziato forlivese ma, vista la data di pubblicazione della precedente dovuta a Nicomede Bianchi (1874), è chiaro che un aggiornamento era auspicabile, tanto più che l’autore viene tuttora ritenuto uno storico di partito. La biografia scritta da Bianchi, cui Toscano fa spesso riferimento, è definita apologetica da Simonetta Polenghi, che con l’Editrice La Scuola ha pubblicato, nel 1993, “La politica universitaria italiana nell’età della destra storica” , anch’essa ripetutamente citata da Toscano. Detto ciò la figura di scienziato, politico e uomo che emerge dal libro di Toscano è indubbiamente interessante. Come scienziato, Carlo Matteucci va ricordato soprattutto per i suoi contributi all’elettrofisiologia. Citando Moruzzi, che nel 1964, sulla rivista Physis, ne esaminò l’opera in dettaglio, sono tre i punti da evidenziare. Il primo riguarda il controllo nervoso degli organi elettrici dimostrato da Matteucci con gli esperimenti sulla torpedine marina (1836, 1837, 1843-44); il secondo riguarda la scoperta delle correnti di demarcazione che si stabiliscono fra superficie integra e superficie lesa dei muscoli delle rane (1842); il terzo la scoperta della scossa muscolare indotta (1842). Matteucci va ricordato anche per aver fondato e diretto con il chimico Piria la rivista “Il Cimento” e per aver inaugurato con “La Pila di Volta” , la collana divulgativa “La scienza del popolo” (1867). Il libro di Toscano racconta, con abbondante documentazione, l’intera vita e l’opera di Matteucci, parla dei suoi rapporti scientifici e politici e si sofferma anche sulla famosa polemica con Du Bois-Reymond, un classico nella storia della scienza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.