La consapevolezza dello stereotipo che vuole i maschi più capaci delle femmine in matematica è documentata in letteratura solo a partire dagli 8-9 anni di età. Tuttavia, gli effetti di tale stereotipo sono osservabili sin dall’inizio della scuola primaria: indipendentemente dalla consapevolezza dello stereotipo stesso, a 6 anni le bambine si giudicano meno abili in matematica rispetto ai maschi e ottengono prestazioni peggiori in compiti di carattere logico-matematico quando viene resa saliente la loro identità di genere. Per risolvere questo apparente paradosso, nel presente studio (N = 162) si è testata l’ipotesi che già al momento dell’ingresso nella scuola primaria i bambini possiedono associazioni automatiche coerenti con lo stereotipo di genere sulla matematica, anche in assenza di consapevolezza dello stereotipo stesso a livello esplicito. I risultati ottenuti dimostrano che a 6 anni di età i bambini non manifestano ancora consapevolezza dello stereotipo, mentre associazioni automatiche in linea con lo stereotipo (misurate attraverso un Child-IAT) sono presenti nelle bambine ma non nei bambini. Tali risultati suggeriscono che gli stereotipi di genere sulle materie scolastiche possano essere acquisiti attraverso processi cognitivi automatici, ben prima che si manifestino a livello esplicito e consapevole.

Quando l’implicito precede l’esplicito: gli stereotipi di genere sulla matematica in bambine e bambini di 6 anni / Tomasetto C.; Galdi S.; Cadinu M.. - In: PSICOLOGIA SOCIALE. - ISSN 1827-2517. - STAMPA. - 7:(2012), pp. 169-185.

Quando l’implicito precede l’esplicito: gli stereotipi di genere sulla matematica in bambine e bambini di 6 anni

TOMASETTO, CARLO;
2012

Abstract

La consapevolezza dello stereotipo che vuole i maschi più capaci delle femmine in matematica è documentata in letteratura solo a partire dagli 8-9 anni di età. Tuttavia, gli effetti di tale stereotipo sono osservabili sin dall’inizio della scuola primaria: indipendentemente dalla consapevolezza dello stereotipo stesso, a 6 anni le bambine si giudicano meno abili in matematica rispetto ai maschi e ottengono prestazioni peggiori in compiti di carattere logico-matematico quando viene resa saliente la loro identità di genere. Per risolvere questo apparente paradosso, nel presente studio (N = 162) si è testata l’ipotesi che già al momento dell’ingresso nella scuola primaria i bambini possiedono associazioni automatiche coerenti con lo stereotipo di genere sulla matematica, anche in assenza di consapevolezza dello stereotipo stesso a livello esplicito. I risultati ottenuti dimostrano che a 6 anni di età i bambini non manifestano ancora consapevolezza dello stereotipo, mentre associazioni automatiche in linea con lo stereotipo (misurate attraverso un Child-IAT) sono presenti nelle bambine ma non nei bambini. Tali risultati suggeriscono che gli stereotipi di genere sulle materie scolastiche possano essere acquisiti attraverso processi cognitivi automatici, ben prima che si manifestino a livello esplicito e consapevole.
2012
Quando l’implicito precede l’esplicito: gli stereotipi di genere sulla matematica in bambine e bambini di 6 anni / Tomasetto C.; Galdi S.; Cadinu M.. - In: PSICOLOGIA SOCIALE. - ISSN 1827-2517. - STAMPA. - 7:(2012), pp. 169-185.
Tomasetto C.; Galdi S.; Cadinu M.
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