Il controllo giudiziale sui piani attestati ex art. 67, lett. d), l. fall.

La crisi della procedura fallimentare e la conseguente centralità assunta, nel nostro sistema di diritto concorsuale, dalle soluzioni concordate della crisi d'impresa ha condotto il legislatore a moltiplicare gli incentivi alla predisposizione di piani di salvataggio dell'impresa stessa. Di qui, fra gli altri, gli interventi normativi che, nel corso del 2010, hanno previsto l'esenzione dall'ambito di applicazione delle norme penali sulla bancarotta semplice e preferenziale per tutte le condotte esecutive di piani attestati, ex art. 67 lett. d), l. fall. Tale intervento normativo - nell'originale e meditata ricostruzione proposta dall'A. - rafforza l'idea secondo cui il tribunale, anche in sede civile, non ha la possibilità di sindacare la fattibilità del piano, nè la congruità delle motivazioni addotte, a sostegno dello stesso, dall'attestatore. L'articolo contiene, infine, brevi cenni alla novella di cui all'art. 33 D.L. 83/2012 (prima della sua conversione con L. 134/2012), che ha riformato - fra l'altro - l'art. 67, lett. d), l. fall., senza fornire una soluzione alle problematiche trattate nel testo.