Nell'attuale età della globalizzazione le scienze umane sono poco considerate perché ritenute “improduttive”. La conseguenza è che nel momento in cui il mondo si fa più complesso, gli strumenti per capirlo si fanno più poveri e semplificati, ristretti entro specializzazioni sempre più anguste. Ma è proprio in questa situazione che c'è più bisogno di un sapere che, come sono gli studi umanistici, creano tracciati plurimi suggerendo aperture euristiche e pluralismo di interpretazioni. In questo modo la cultura acquista anche un valore etico e civile, essendo un magistero di tolleranza e di rispetto verso le idee degli altri, senza per altro sacrificare le proprie.
Battistini A. (2012). Una cultura armonica. I MARTEDÌ, XXXVII, n. 302, 18-21.
Una cultura armonica
BATTISTINI, ANDREA
2012
Abstract
Nell'attuale età della globalizzazione le scienze umane sono poco considerate perché ritenute “improduttive”. La conseguenza è che nel momento in cui il mondo si fa più complesso, gli strumenti per capirlo si fanno più poveri e semplificati, ristretti entro specializzazioni sempre più anguste. Ma è proprio in questa situazione che c'è più bisogno di un sapere che, come sono gli studi umanistici, creano tracciati plurimi suggerendo aperture euristiche e pluralismo di interpretazioni. In questo modo la cultura acquista anche un valore etico e civile, essendo un magistero di tolleranza e di rispetto verso le idee degli altri, senza per altro sacrificare le proprie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.