Negli ultimi anni non si fa che parlare di farmaci innovativi, senza chiedersi se farmaco innovativo e farmaco essenziale siano sempre la stessa cosa. Ciò che conta è il beneficio terapeutico aggiuntivo che i nuovi farmaci possono fornire ai pazienti che ne hanno bisogno, misurato con studi di superiorità sulla base di endpoints robusti (è il caso dei nuovi antiaggreganti piastrinici prasugrel e ticagrelor nella sindrome coronarica acuta e di uno dei nuovi anticoagulanti orali, dabigatran per il trattamento della fibrillazione atriale). L’auspicio che deriva da questi esempi è che, nell’interesse primario della salute dell’individuo e della popolazione, la maggior parte dei farmaci di prossima commercializzazione debba portare prove di efficacia robuste e metodologicamente attendibili.
Un commento alla lettera sulla definizione di farmaco innovativo / Motola D.; Montanaro N.. - In: PHARMACOECONOMICS, ITALIAN RESEARCH ARTICLES. - ISSN 1590-9158. - STAMPA. - 14(1):(2012), pp. 71-73.
Un commento alla lettera sulla definizione di farmaco innovativo
MOTOLA, DOMENICO;MONTANARO, NICOLA
2012
Abstract
Negli ultimi anni non si fa che parlare di farmaci innovativi, senza chiedersi se farmaco innovativo e farmaco essenziale siano sempre la stessa cosa. Ciò che conta è il beneficio terapeutico aggiuntivo che i nuovi farmaci possono fornire ai pazienti che ne hanno bisogno, misurato con studi di superiorità sulla base di endpoints robusti (è il caso dei nuovi antiaggreganti piastrinici prasugrel e ticagrelor nella sindrome coronarica acuta e di uno dei nuovi anticoagulanti orali, dabigatran per il trattamento della fibrillazione atriale). L’auspicio che deriva da questi esempi è che, nell’interesse primario della salute dell’individuo e della popolazione, la maggior parte dei farmaci di prossima commercializzazione debba portare prove di efficacia robuste e metodologicamente attendibili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.