La Comunità europea nasce nel 1957 come un primo nucleo di paesi destinato a crescere; i trattati di Roma definiscono “aperta” la Comunità e contengono gli elementi necessari, e fortemente innovativi, che permettono l’ampliamento comunitario attraverso un processo di integrazione e non di assimilazione. La piccola Europa del 1957 non si immagina tale, ma in crescita . Guarda alla geografia del continente, attende e si aspetta una crescita continua, per lo meno in quella che molti parlamentari definiscono l’˝Europa libera”. Il primo confine della Comunità è infatti politico, non geografico. Il confine è netto, come non lo è in realtà quello spaziale: la Comunità cerca un ampliamento sempre maggiore, fino a racchiudere in sé tutta l’Europa libera dal giogo comunista, l’Europa occidentale. Anche per quanto riguarda l’Europa occidentale, però, il vincolo è esclusivamente politico: in occasione della prima richiesta di adesione, quella della Gran Bretagna, la Comunità decise regole generali da utilizzare per ogni ampliamento; tra queste è di grande rilevanza la clausola politica, la necessità che lo stato che richiede l’adesione abbia un regime democratico. Se, quindi, lo spazio geografico è ampio e include tutta l’Europa geografica , quello politico ha norme precise e ne riduce fortemente la portata, in un’Europa che soffre i molti regimi autoritari, di qua e di là della cortina di ferro.

Laschi G. (2011). L’Europa allargata: dalle sfide interne all’impatto esterno. BOLOGNA : Il Mulino.

L’Europa allargata: dalle sfide interne all’impatto esterno

LASCHI, GIULIANA
2011

Abstract

La Comunità europea nasce nel 1957 come un primo nucleo di paesi destinato a crescere; i trattati di Roma definiscono “aperta” la Comunità e contengono gli elementi necessari, e fortemente innovativi, che permettono l’ampliamento comunitario attraverso un processo di integrazione e non di assimilazione. La piccola Europa del 1957 non si immagina tale, ma in crescita . Guarda alla geografia del continente, attende e si aspetta una crescita continua, per lo meno in quella che molti parlamentari definiscono l’˝Europa libera”. Il primo confine della Comunità è infatti politico, non geografico. Il confine è netto, come non lo è in realtà quello spaziale: la Comunità cerca un ampliamento sempre maggiore, fino a racchiudere in sé tutta l’Europa libera dal giogo comunista, l’Europa occidentale. Anche per quanto riguarda l’Europa occidentale, però, il vincolo è esclusivamente politico: in occasione della prima richiesta di adesione, quella della Gran Bretagna, la Comunità decise regole generali da utilizzare per ogni ampliamento; tra queste è di grande rilevanza la clausola politica, la necessità che lo stato che richiede l’adesione abbia un regime democratico. Se, quindi, lo spazio geografico è ampio e include tutta l’Europa geografica , quello politico ha norme precise e ne riduce fortemente la portata, in un’Europa che soffre i molti regimi autoritari, di qua e di là della cortina di ferro.
2011
Oltre i confini. L'Ue fra integrazione interna e relazioni esterne
135
160
Laschi G. (2011). L’Europa allargata: dalle sfide interne all’impatto esterno. BOLOGNA : Il Mulino.
Laschi G.
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/117625
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact