L’Italia e la Germania stanno uscendo dalla crisi seguendo vie diverse. Entrambi Paesi con una struttura economica ancora fortemente vocata al settore manifatturiero possono essere definiti “economie bazar”. L’Italia cresce nel 2010 molto meno della Germania in una fase in cui è intervenuto anche un cambiamento strutturale nella geografia del commercio estero e in particolare cambiano i paesi da cui la Germania stessa si approvvigiona. Un’accelerazione nella ripresa della Germania non significa automaticamente una crescita dell’Italia. Il successo tedesco è stato dettato dal contenimento dei costi e da una tradizione di standard qualitativi estremamente elevati. L’uscita dalle crisi quindi si è manifestata con un aumento di produttività accompagnata da un contenimento dei salari che ha consentito il recupero sul fronte competitivo. Senza dimenticare che la Germania ha tenuto alta l’asticella degli investimenti in ricerca e sviluppo, nell’istruzione superiore e nella diffusione delle competenze in ICT.
Brasili A., Brasili C. (2011). Il commercio mondiale e l’uscita dalla crisi di Italia e Germania. ECONOMIA & DIRITTO AGROALIMENTARE, 2/2011, 183-200.
Il commercio mondiale e l’uscita dalla crisi di Italia e Germania
BRASILI, CRISTINA
2011
Abstract
L’Italia e la Germania stanno uscendo dalla crisi seguendo vie diverse. Entrambi Paesi con una struttura economica ancora fortemente vocata al settore manifatturiero possono essere definiti “economie bazar”. L’Italia cresce nel 2010 molto meno della Germania in una fase in cui è intervenuto anche un cambiamento strutturale nella geografia del commercio estero e in particolare cambiano i paesi da cui la Germania stessa si approvvigiona. Un’accelerazione nella ripresa della Germania non significa automaticamente una crescita dell’Italia. Il successo tedesco è stato dettato dal contenimento dei costi e da una tradizione di standard qualitativi estremamente elevati. L’uscita dalle crisi quindi si è manifestata con un aumento di produttività accompagnata da un contenimento dei salari che ha consentito il recupero sul fronte competitivo. Senza dimenticare che la Germania ha tenuto alta l’asticella degli investimenti in ricerca e sviluppo, nell’istruzione superiore e nella diffusione delle competenze in ICT.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.