È opinione diffusa che i musei custodiscano un patrimonio da sfruttare e valorizzare, in termini di sviluppo e occupazione non meno che di benessere per i cittadini. Non tutti i musei presentano però le medesime caratteristiche. A differenza delle grandi collezioni di pittura e scultura, che esibiscono in modo diretto l’oggetto della propria arte (dipinti, statue, ecc.), i musei della musica operano in absentia. Essi non espongono cioè la musica, un’arte per sua natura immateriale e intangibile, bensì partiture libri strumenti dipinti, ossia manufatti che della musica testimoniano le strutture materiali, le tecniche operative, il contesto storico-culturale, il ruolo sociale, il codice espressivo. Tali musei si confrontano dunque col difficile compito di attirare a sé i visitatori senza potersi avvalere del seduttivo richiamo dell’arte che essi hanno per tema: pertanto, per essere valorizzati, invocano una didattica museale qualificata e diversificata, svolta all’insegna della pluralità e dell’intersezione delle competenze, che da un lato tenga in debito conto le caratteristiche dei pezzi esibiti, dall’altro i bisogni e le aspettative degli utenti.
E. Pasquini (2012). I musei della musica come dimensione dell'apprendimento. Gocce by Musica Docta, N/A, N/A-N/A.
I musei della musica come dimensione dell'apprendimento
PASQUINI, ELISABETTA
2012
Abstract
È opinione diffusa che i musei custodiscano un patrimonio da sfruttare e valorizzare, in termini di sviluppo e occupazione non meno che di benessere per i cittadini. Non tutti i musei presentano però le medesime caratteristiche. A differenza delle grandi collezioni di pittura e scultura, che esibiscono in modo diretto l’oggetto della propria arte (dipinti, statue, ecc.), i musei della musica operano in absentia. Essi non espongono cioè la musica, un’arte per sua natura immateriale e intangibile, bensì partiture libri strumenti dipinti, ossia manufatti che della musica testimoniano le strutture materiali, le tecniche operative, il contesto storico-culturale, il ruolo sociale, il codice espressivo. Tali musei si confrontano dunque col difficile compito di attirare a sé i visitatori senza potersi avvalere del seduttivo richiamo dell’arte che essi hanno per tema: pertanto, per essere valorizzati, invocano una didattica museale qualificata e diversificata, svolta all’insegna della pluralità e dell’intersezione delle competenze, che da un lato tenga in debito conto le caratteristiche dei pezzi esibiti, dall’altro i bisogni e le aspettative degli utenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


