Il tema degli appalti pubblici, all’interno del diritto amministrativo, rappresenta il piano di lavoro su cui tanto il legislatore nazionale quanto quello europeo hanno sempre dedicato la loro attenzione. Il presente lavoro ha scandagliato tutti gli aspetti della contrattualistica pubblica alla luce delle modifiche intervenute sul Codice dei contratti, in vista della proposta di “modernizzazione” della materia auspicata dal legislatore europeo. In questo quadro il legislatore italiano ha improntato il nuovo impianto normativo sulla presunta possibilità di omogeneizzare i settori tradizionali degli appalti pubblici, senza tuttavia tener conto della necessità di procedimentalizzare in tempi più lunghi tale adattamento. Così, se da un lato il Regolamento presenta spunti interessanti in tema di progettazione, finanza di progetto nel settore dei servizi, appalti elettronici, dall’altro la nuova disciplina, incapace di raggiungere, nel breve periodo, gli obiettivi di semplificazione, flessibilità e qualità della regolazione del mercato degli appalti, sembra destinata ad un rapido superamento delle regole ivi contenute sulla spinta della revisione in corso delle direttive europee in materia.
G. Marchiano' (2012). I contratti di servizi nel Regolamento di esecuzione n. 207/2010: prime osservazioni. SANITÀ PUBBLICA E PRIVATA, 2, 5-33.
I contratti di servizi nel Regolamento di esecuzione n. 207/2010: prime osservazioni
MARCHIANO', GIOVANNA
2012
Abstract
Il tema degli appalti pubblici, all’interno del diritto amministrativo, rappresenta il piano di lavoro su cui tanto il legislatore nazionale quanto quello europeo hanno sempre dedicato la loro attenzione. Il presente lavoro ha scandagliato tutti gli aspetti della contrattualistica pubblica alla luce delle modifiche intervenute sul Codice dei contratti, in vista della proposta di “modernizzazione” della materia auspicata dal legislatore europeo. In questo quadro il legislatore italiano ha improntato il nuovo impianto normativo sulla presunta possibilità di omogeneizzare i settori tradizionali degli appalti pubblici, senza tuttavia tener conto della necessità di procedimentalizzare in tempi più lunghi tale adattamento. Così, se da un lato il Regolamento presenta spunti interessanti in tema di progettazione, finanza di progetto nel settore dei servizi, appalti elettronici, dall’altro la nuova disciplina, incapace di raggiungere, nel breve periodo, gli obiettivi di semplificazione, flessibilità e qualità della regolazione del mercato degli appalti, sembra destinata ad un rapido superamento delle regole ivi contenute sulla spinta della revisione in corso delle direttive europee in materia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.