La Sharka, causata dal Plum pox virus (PPV), è la virosi più pericolosa delle drupacee. In Emilia Romagna è presente fin dai primi anni ’80, ma la situazione si è aggravata nello scorso decennio, per il ritrovamento, in alcune aree peschicole, di piante infette dal ceppo M del virus, particolarmente aggressivo. Contro questa virosi non esistono interventi curativi. L’ottenimento di piante geneticamente resistenti è l’obiettivo primario dell’attività di miglioramento genetico di molti progetti di ricerca, fra cui il PPVCON (MiPAAF). Nel pesco non sono state individuate fonti di resistenza specifiche, ma l’azione di breeding attuata nell’ambito del progetto PPVCON ha sfruttato resistenze presenti in specie affini come P. davidiana e P. dulcis, oltre ad esplorare la presenza di fattori di resistenza in svariate accessioni del germpolasma di pesco. I semenzali ottenuti da incroci interspecifici con queste due fonti di resistenza sono stati valutati, e 34 sono risultati putativamente resistenti. Inoltre, in una popolazione BC2 P. persica x P. davidiana sono stati individuati due QTL, localizzati su Linkage Group (LG1 e LG7) coinvolti nella resistenza al virus.
A. Liverani, A.R. Babini, D. Bassi, F. Brandi, L.F. Ciarmiello, L. Conte, et al. (2011). Il miglioramento genetico per la resistenza a sharka in pesco: risultati del progetto italiano PPVCON. ITALUS HORTUS, 18(1), 35-44.
Il miglioramento genetico per la resistenza a sharka in pesco: risultati del progetto italiano PPVCON.
POGGI POLLINI, CARLO;RATTI, CLAUDIO;
2011
Abstract
La Sharka, causata dal Plum pox virus (PPV), è la virosi più pericolosa delle drupacee. In Emilia Romagna è presente fin dai primi anni ’80, ma la situazione si è aggravata nello scorso decennio, per il ritrovamento, in alcune aree peschicole, di piante infette dal ceppo M del virus, particolarmente aggressivo. Contro questa virosi non esistono interventi curativi. L’ottenimento di piante geneticamente resistenti è l’obiettivo primario dell’attività di miglioramento genetico di molti progetti di ricerca, fra cui il PPVCON (MiPAAF). Nel pesco non sono state individuate fonti di resistenza specifiche, ma l’azione di breeding attuata nell’ambito del progetto PPVCON ha sfruttato resistenze presenti in specie affini come P. davidiana e P. dulcis, oltre ad esplorare la presenza di fattori di resistenza in svariate accessioni del germpolasma di pesco. I semenzali ottenuti da incroci interspecifici con queste due fonti di resistenza sono stati valutati, e 34 sono risultati putativamente resistenti. Inoltre, in una popolazione BC2 P. persica x P. davidiana sono stati individuati due QTL, localizzati su Linkage Group (LG1 e LG7) coinvolti nella resistenza al virus.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.