Nella sentenza del 22 dicembre, n. 28340, le Sezioni Unite della S.C. Cassazione hanno affermato che l’iscrizione nella sezione speciale dell’Albo degli avvocati stabiliti è subordinata al solo requisito dell’iscrizione presso l’autorità competente nello Stato membro di provenienza. In linea con quanto stabilito dalla Corte di Giustizia nel precedente Wilson, il rifiuto di accogliere la domanda di un cittadino italiano appartenente al Colegio de abogados de Barcelona peché privo di una sufficiente esperienza professionale in Spagna è incompatibile con le disposizioni della direttiva 98/5/CE. Dopo avere delineato le peculiarietà della cosiddetta “via spagnola”, si esamina il principio del divieto di abuso del diritto nella giurisprudenza comunitaria e verifica la possibilità di condizionare l’iscrizione ad un colloquio con il richiedente. Infine, viene valutata la compatibilità delle prassi seguite da alcuni consigli proviciali nei confronti degli abogados con le norme europee di concorrenza alla luce dell’istruttoria recentemente avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sulla base dell’art. 101, n. 1, TFUE.

G. Di Federico (2012). L’iscrizione all’albo degli avvocati stabiliti: la “via spagnola” e il divieto di abuso del diritto. IL CORRIERE GIURIDICO, 5, 653-665.

L’iscrizione all’albo degli avvocati stabiliti: la “via spagnola” e il divieto di abuso del diritto

DI FEDERICO, GIACOMO
2012

Abstract

Nella sentenza del 22 dicembre, n. 28340, le Sezioni Unite della S.C. Cassazione hanno affermato che l’iscrizione nella sezione speciale dell’Albo degli avvocati stabiliti è subordinata al solo requisito dell’iscrizione presso l’autorità competente nello Stato membro di provenienza. In linea con quanto stabilito dalla Corte di Giustizia nel precedente Wilson, il rifiuto di accogliere la domanda di un cittadino italiano appartenente al Colegio de abogados de Barcelona peché privo di una sufficiente esperienza professionale in Spagna è incompatibile con le disposizioni della direttiva 98/5/CE. Dopo avere delineato le peculiarietà della cosiddetta “via spagnola”, si esamina il principio del divieto di abuso del diritto nella giurisprudenza comunitaria e verifica la possibilità di condizionare l’iscrizione ad un colloquio con il richiedente. Infine, viene valutata la compatibilità delle prassi seguite da alcuni consigli proviciali nei confronti degli abogados con le norme europee di concorrenza alla luce dell’istruttoria recentemente avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sulla base dell’art. 101, n. 1, TFUE.
2012
G. Di Federico (2012). L’iscrizione all’albo degli avvocati stabiliti: la “via spagnola” e il divieto di abuso del diritto. IL CORRIERE GIURIDICO, 5, 653-665.
G. Di Federico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/116526
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