Non è facile sintetizzare la personalità intellettuale di Edward H. Carr. Secondo un’immagine convenzionale fu un pensatore realista e incline al cinismo, affascinato dal potere, dalla violenza rivoluzionaria e dalle forze oggettive che muovono la storia, ma fu anche – a leggere con attenzione la sua opera – un utopista e un sognatore, un teorico della società che credeva nel progresso e nella ragione. Di sicuro fu – rispetto al mondo politico-culturale a lui coevo, col quale spesso si scontrò polemicamente – un fuori posto e un ribelle, uno spirito solitario e sovente controcorrente, un intellettuale capace di grandi intuizioni di riflettere criticamente sui propri errori.
chiaruzzi (2012). Potere e rivoluzione. Antinomia del realismo ribelle. RIVISTA DI POLITICA, 1, 125-135.
Potere e rivoluzione. Antinomia del realismo ribelle
CHIARUZZI, MICHELE
2012
Abstract
Non è facile sintetizzare la personalità intellettuale di Edward H. Carr. Secondo un’immagine convenzionale fu un pensatore realista e incline al cinismo, affascinato dal potere, dalla violenza rivoluzionaria e dalle forze oggettive che muovono la storia, ma fu anche – a leggere con attenzione la sua opera – un utopista e un sognatore, un teorico della società che credeva nel progresso e nella ragione. Di sicuro fu – rispetto al mondo politico-culturale a lui coevo, col quale spesso si scontrò polemicamente – un fuori posto e un ribelle, uno spirito solitario e sovente controcorrente, un intellettuale capace di grandi intuizioni di riflettere criticamente sui propri errori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.