I recettori tirosinchinasici (RTK) sono molecole transmembrana oggetto di grande interesse nella ricerca oncologica per le implicazioni patogenetiche e terapeutiche, la cui espressione è risultata correlata a capacità invasiva e metastatizzante di molte neoplasie epiteliali e mesenchimali dell’uomo, tra le quali il carcinoma squamocellulare (CS) della testa e del collo. Inoltre, la selettiva inibizione di questi recettori appare una promettente strategia terapeutica e sono tuttora in corso studi clinici riguardo all'efficacia di specifici farmaci inibitori. Scopo di questo lavoro è stato quello di verificare l’espressione immunoistochimica di EGFR (epidermal growth factor receptor), PDGFR (platelet derived growth factor receptor) e KIT (CD117) in 19 CS cutanei di gatto, correlandola a dati clinici, istopatologici (differenziazione, infiltrato infiammatorio, desmoplasia, numero di mitosi, attività proliferativa) e comportamento biologico (follow-up post chirurgico a 24 mesi). Sui campioni esaminati, solamente uno non presenta alcuna espressione a tutti e tre i RTK in esame, mentre elevata era la percentuale dei casi positivi a EGFR e PDGFR (rispettivamente 74% e 50%). L’espressione di EGFR appare correlata negativamente all’intervallo libero da malattia ed alla sopravvivenza e sembra possedere significato prognostico negativo; inoltre l’evidenza di una sottopopolazione di CS che contemporaneamente esprime più RTK incoraggia gli studi sulle possibilità terapeutiche di multi-inibitori tirosichinasici in queste neoplasie.
Morini M, Sabattini S, Bettini G (2011). ESPRESSIONE DI RECETTORI TIROSINCHINASICI NEL CARCINOMA SQUAMOCELLULARE DEL GATTO..
ESPRESSIONE DI RECETTORI TIROSINCHINASICI NEL CARCINOMA SQUAMOCELLULARE DEL GATTO.
MORINI, MARIA;SABATTINI, SILVIA;BETTINI, GIULIANO
2011
Abstract
I recettori tirosinchinasici (RTK) sono molecole transmembrana oggetto di grande interesse nella ricerca oncologica per le implicazioni patogenetiche e terapeutiche, la cui espressione è risultata correlata a capacità invasiva e metastatizzante di molte neoplasie epiteliali e mesenchimali dell’uomo, tra le quali il carcinoma squamocellulare (CS) della testa e del collo. Inoltre, la selettiva inibizione di questi recettori appare una promettente strategia terapeutica e sono tuttora in corso studi clinici riguardo all'efficacia di specifici farmaci inibitori. Scopo di questo lavoro è stato quello di verificare l’espressione immunoistochimica di EGFR (epidermal growth factor receptor), PDGFR (platelet derived growth factor receptor) e KIT (CD117) in 19 CS cutanei di gatto, correlandola a dati clinici, istopatologici (differenziazione, infiltrato infiammatorio, desmoplasia, numero di mitosi, attività proliferativa) e comportamento biologico (follow-up post chirurgico a 24 mesi). Sui campioni esaminati, solamente uno non presenta alcuna espressione a tutti e tre i RTK in esame, mentre elevata era la percentuale dei casi positivi a EGFR e PDGFR (rispettivamente 74% e 50%). L’espressione di EGFR appare correlata negativamente all’intervallo libero da malattia ed alla sopravvivenza e sembra possedere significato prognostico negativo; inoltre l’evidenza di una sottopopolazione di CS che contemporaneamente esprime più RTK incoraggia gli studi sulle possibilità terapeutiche di multi-inibitori tirosichinasici in queste neoplasie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.