Lo studio dei determinanti socioeconomici della salute non è un fenomeno particolarmente recente potendo in Europa risalire almeno al medioevo con Paracelso, per arrivare, nell’800, al tentativo di comprensione dell’impatto della industrializzazione sulla salute con John Snow, Fredrick Engels, Louis René Villermé e Rudolf Virchow. E’ tuttavia soprattutto dopo la pubblicazione del Black Report in Gran Bretagna nel 1980 che si incontra, da una parte, una grande quantità di studi e ricerche che esploranola connessione tra fattori sociali e salute e, dall’altra, il tentativo dei decisori politici di concettualizzare i risultati di tali ricerche allo scopo di applicarli nella pratica e tradurli in politiche concrete. L’esempio più conosciuto è senza dubbio quello del governo inglese con l’Acheson Report che suggerisce quali target preferenziali su cui concentrarsi la povertà, il reddito, il sistema fiscale, l’istruzione, il lavoro, la casa e l’ambiente, la mobilità, i trasporti, l’inquinamento atmosferico e la nutrizione. Un quadro concettuale di questo genere può essere utile in vari modi: • Ad offrire una veduta d’insieme delle inter-relazioni tra determinanti socio-economici e salute • Ad aiutarci ad identificare possibili punti di entrata per politiche e strategie di contrasto • Ad aiutarci a sviluppare nuovi studi e ricerche individuando le lacune presenti nella nostra conoscenza sia a livello locale che globale.

Stefanini A. (2004). Disuguaglianze ed equità nella salute. SALUTE E SVILUPPO, 1/4, 43-47.

Disuguaglianze ed equità nella salute.

STEFANINI, ANGELO
2004

Abstract

Lo studio dei determinanti socioeconomici della salute non è un fenomeno particolarmente recente potendo in Europa risalire almeno al medioevo con Paracelso, per arrivare, nell’800, al tentativo di comprensione dell’impatto della industrializzazione sulla salute con John Snow, Fredrick Engels, Louis René Villermé e Rudolf Virchow. E’ tuttavia soprattutto dopo la pubblicazione del Black Report in Gran Bretagna nel 1980 che si incontra, da una parte, una grande quantità di studi e ricerche che esploranola connessione tra fattori sociali e salute e, dall’altra, il tentativo dei decisori politici di concettualizzare i risultati di tali ricerche allo scopo di applicarli nella pratica e tradurli in politiche concrete. L’esempio più conosciuto è senza dubbio quello del governo inglese con l’Acheson Report che suggerisce quali target preferenziali su cui concentrarsi la povertà, il reddito, il sistema fiscale, l’istruzione, il lavoro, la casa e l’ambiente, la mobilità, i trasporti, l’inquinamento atmosferico e la nutrizione. Un quadro concettuale di questo genere può essere utile in vari modi: • Ad offrire una veduta d’insieme delle inter-relazioni tra determinanti socio-economici e salute • Ad aiutarci ad identificare possibili punti di entrata per politiche e strategie di contrasto • Ad aiutarci a sviluppare nuovi studi e ricerche individuando le lacune presenti nella nostra conoscenza sia a livello locale che globale.
2004
Stefanini A. (2004). Disuguaglianze ed equità nella salute. SALUTE E SVILUPPO, 1/4, 43-47.
Stefanini A.
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