Solamente pochi agricoltori potrebbero essere a conoscenza del significato del termine perugino, de\la sua origine e del rispetto con cui, ancor oggi, ìe persone anziane di Lucca e provincia ne fanno memoria. ll termine perugino designa il contenuto del pozzo nero ed è stato coniato secoli fa per indicare l'attività di una cooperativa di imprenditori originari di Perugia periodicamente impegnata a svuotare i pozzineri di tutta la città. Tale attività prevedeva il solo e rìconosciuto compenso da parte degli agricoltori che ne richiedevano f impiego come concime, usato del resto per ferúbzzare i campi fin dall'origine della storia dell'uomo. In Italia forse l'esempio di utilizz azione megl io or ganizzata dei pozzineri si è avuta nelle marcite, vere e proprie opere di ingegneria idraulica della bassa milanese. Molti ricorderanno che ancora nella seconda metà del secolo scorso le fogne venivano scaricate nelle campagne e andavano a lambire Ie superfici del terreno, sistemate in modo da agevolare un loro lento scorrimento e l'assorbimento di ciò che convogliavano. Da Melegnano in giù la gente si lamentava bofonchiando che "A MiIàn gh'en i cèss, a Melegnàn i udùr" (a Milano ci sono i cessi, a Melegnano gli odori), ma gli effetti mirabili di tale pratica erano più che evidenti: il fieno che si raccoglieva nella pianura padana era costituito da d ue o tre tagli (maggengo,agostano e quando andava bene anche un rachitico terzuolo), mentre in tutta la bassa milanese e nell'attuale provincia di Lodi se ne contavano sette o otto o anche di più, fino a undici o dodici, e di ottima qualita'. L'articolo esamina questi aspetti.
Ciavatta C., Leita L., Sequi P. (2012). Fanghi" in agricoltura, risorsa troppo spesso dimenticata. TERRA E VITA, 7, 38-40.
Fanghi" in agricoltura, risorsa troppo spesso dimenticata
CIAVATTA, CLAUDIO;
2012
Abstract
Solamente pochi agricoltori potrebbero essere a conoscenza del significato del termine perugino, de\la sua origine e del rispetto con cui, ancor oggi, ìe persone anziane di Lucca e provincia ne fanno memoria. ll termine perugino designa il contenuto del pozzo nero ed è stato coniato secoli fa per indicare l'attività di una cooperativa di imprenditori originari di Perugia periodicamente impegnata a svuotare i pozzineri di tutta la città. Tale attività prevedeva il solo e rìconosciuto compenso da parte degli agricoltori che ne richiedevano f impiego come concime, usato del resto per ferúbzzare i campi fin dall'origine della storia dell'uomo. In Italia forse l'esempio di utilizz azione megl io or ganizzata dei pozzineri si è avuta nelle marcite, vere e proprie opere di ingegneria idraulica della bassa milanese. Molti ricorderanno che ancora nella seconda metà del secolo scorso le fogne venivano scaricate nelle campagne e andavano a lambire Ie superfici del terreno, sistemate in modo da agevolare un loro lento scorrimento e l'assorbimento di ciò che convogliavano. Da Melegnano in giù la gente si lamentava bofonchiando che "A MiIàn gh'en i cèss, a Melegnàn i udùr" (a Milano ci sono i cessi, a Melegnano gli odori), ma gli effetti mirabili di tale pratica erano più che evidenti: il fieno che si raccoglieva nella pianura padana era costituito da d ue o tre tagli (maggengo,agostano e quando andava bene anche un rachitico terzuolo), mentre in tutta la bassa milanese e nell'attuale provincia di Lodi se ne contavano sette o otto o anche di più, fino a undici o dodici, e di ottima qualita'. L'articolo esamina questi aspetti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.