Esiste una problematica oggi emergente, per anni infatti è stata molto meno visibile, ovvero quella della esistenza e diffusione di una serie di codici specialistici collaterali, che si sviluppano come risultato di approssimative traduzioni, e di precari adattamenti linguistici. Tale fenomeno risulta derivare direttamente dai processi dinamici della migrazione a previsto rientro, con transito di studiosi, che mutuando concetti da altri territori e centri di ricerca, o sviluppandone dei nuovi, in una varietà di ambienti culturali, diversi da quelli della loro origine e nascita, mantengono una parallela attività di scrittura specialistica, di divulgazione e di aggiornamento, o di illustrazione, anche per il loro ambiente e nel loro idioma nativo, oltre a conservare costante la produzione avanzata su settori di punta, nella lingua di migrazione scientifica, che corrisponde nella maggior parte dei casi all'inglese, indiscusso codice e canale prevalente di trasmissione della comunicazione scientifica oggi. Seppur non più quello esclusivo. Tali fenomeni di trasporto concettuale fluido, sincronico ed asincrono, sono stati per anni non analizzati, perché assai meno frequenti e vistosi,quindi scarsamente osservabili rispetto ad altri più evidenti, di massa. Sono avvenuti ed avvengono nell’ambito di comunità scientifiche specifiche, o accademiche, specializzate e settoriali, i cui rappresentanti ufficiali, ricorrono comunque alla lingua franca inglese, esprimendosi con la concisione tipica dei gerghi tecnici, con movimento in direzione opposta ovvero traducendosi dalla lingua madre alla lingua inglese, per raggiungere una loro comunicabilità e visibilità internazionali. Solo quindi gli esperti più anziani, e raffinati, dei vari settori possono notare discrasie terminologiche, riscontrare fusioni del tutto asimmetriche, prendere atto di mescolamenti lessicali, basati su provvisori accordi semantici che diventano con il tempo, termini tecnici apparentemente condivisi, ma che nelle varie altre culture di arrivo, risultano appartenere a campi semantici, mai resi fra loro coesivi. Tali fenomeni oggi sono particolarmente frequenti in aree disciplinari, ad alta velocità e costante fluidità metodologica, come sono il settore di studi della macro e micro economia, delle scienze computazionali, della progettazione dei sistemi intelligenti.

Teorie scientifiche in migrazione e fenomeni lessicali di ritorno. Brevi cenni per ulteriori riflessioni / Tonfoni G.. - In: ALTROVE. - ELETTRONICO. - n. 7, gennaio-giugno 2012:(2012), pp. 1-11.

Teorie scientifiche in migrazione e fenomeni lessicali di ritorno. Brevi cenni per ulteriori riflessioni

TONFONI, GRAZIELLA
2012

Abstract

Esiste una problematica oggi emergente, per anni infatti è stata molto meno visibile, ovvero quella della esistenza e diffusione di una serie di codici specialistici collaterali, che si sviluppano come risultato di approssimative traduzioni, e di precari adattamenti linguistici. Tale fenomeno risulta derivare direttamente dai processi dinamici della migrazione a previsto rientro, con transito di studiosi, che mutuando concetti da altri territori e centri di ricerca, o sviluppandone dei nuovi, in una varietà di ambienti culturali, diversi da quelli della loro origine e nascita, mantengono una parallela attività di scrittura specialistica, di divulgazione e di aggiornamento, o di illustrazione, anche per il loro ambiente e nel loro idioma nativo, oltre a conservare costante la produzione avanzata su settori di punta, nella lingua di migrazione scientifica, che corrisponde nella maggior parte dei casi all'inglese, indiscusso codice e canale prevalente di trasmissione della comunicazione scientifica oggi. Seppur non più quello esclusivo. Tali fenomeni di trasporto concettuale fluido, sincronico ed asincrono, sono stati per anni non analizzati, perché assai meno frequenti e vistosi,quindi scarsamente osservabili rispetto ad altri più evidenti, di massa. Sono avvenuti ed avvengono nell’ambito di comunità scientifiche specifiche, o accademiche, specializzate e settoriali, i cui rappresentanti ufficiali, ricorrono comunque alla lingua franca inglese, esprimendosi con la concisione tipica dei gerghi tecnici, con movimento in direzione opposta ovvero traducendosi dalla lingua madre alla lingua inglese, per raggiungere una loro comunicabilità e visibilità internazionali. Solo quindi gli esperti più anziani, e raffinati, dei vari settori possono notare discrasie terminologiche, riscontrare fusioni del tutto asimmetriche, prendere atto di mescolamenti lessicali, basati su provvisori accordi semantici che diventano con il tempo, termini tecnici apparentemente condivisi, ma che nelle varie altre culture di arrivo, risultano appartenere a campi semantici, mai resi fra loro coesivi. Tali fenomeni oggi sono particolarmente frequenti in aree disciplinari, ad alta velocità e costante fluidità metodologica, come sono il settore di studi della macro e micro economia, delle scienze computazionali, della progettazione dei sistemi intelligenti.
2012
Teorie scientifiche in migrazione e fenomeni lessicali di ritorno. Brevi cenni per ulteriori riflessioni / Tonfoni G.. - In: ALTROVE. - ELETTRONICO. - n. 7, gennaio-giugno 2012:(2012), pp. 1-11.
Tonfoni G.
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