L’osservazione clinica di lesioni melanocitiche ha l’obiettivo principale di identificare i melanomi e di asportarli il più precocemente possibile, nelle fasi iniziali, con intento curativo. Poiché il tasso di mortalità correlata a melanoma è attualmente ancora molto elevato, numerose organizzazioni sanitarie pianificano e organizzano campagne di prevenzione per sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’importanza dei controlli regolari periodici delle lesioni cutanee. Nonostante tutti i criteri codificati, la diagnosi differenziale di lesioni melanocitiche benigne e maligne è spesso difficile. I nevi in alcune localizzazioni particolari presentano atipie cliniche e istologiche che possono simulare il melanoma e condurre, pertanto, a diagnosi errate. Queste sedi sono le aree mammaria, genitale, acrale e quella periflessurale (ascelle, solchi sottomammari, inguine, pube, ombelico). L’obiettivo clinico di questo articolo è di comprendere come trattare questi nevi atipici; a questo scopo, abbiamo analizzato ed elencato le frequenze di distribuzione delle lesioni melanocitiche benigne e maligne in diversi distretti corporei, prendendo in considerazione l’insorgenza di melanomi in alcune sedi particolari. Per l’analisi statistica, abbiamo considerato 1 241 nevi riscontrati nell’anno 2008 e 490 melanomi diagnosticati in un periodo di tempo di undici anni compreso tra il 1998 e il 2008, in modo tale da confrontare un significativo numero di casi. I risultati dimostrano che, nelle sedi particolari analizzate, il rapporto tra le percentuali della frequenza di distribuzione di nevi e quelle dei melanomi è sempre superiore a uno (1,5), mentre, nelle altre sedi, essa è inferiore a uno (0,9). I risultati ottenuti, inoltre, dimostrano che, in questi distretti particolari, il melanoma è assai meno frequente a differenza dei nevi atipici che invece sono molto frequenti, e che le atipie non sembrerebbero correlare dal punto di vista statistico con queste lesioni.

Nevi e melanomi in particolari sedi cutanee: studio istologico comparativo / Passarini B.; Barbieri E.; Infusino S. D.; Therianou A.; Montanari A.. - In: ESPERIENZE DERMATOLOGICHE. - ISSN 1128-9155. - STAMPA. - 2010 Marzo;12(1):(2010), pp. 9-15.

Nevi e melanomi in particolari sedi cutanee: studio istologico comparativo

PASSARINI, BEATRICE;INFUSINO, SALVATORE DOMENICO;
2010

Abstract

L’osservazione clinica di lesioni melanocitiche ha l’obiettivo principale di identificare i melanomi e di asportarli il più precocemente possibile, nelle fasi iniziali, con intento curativo. Poiché il tasso di mortalità correlata a melanoma è attualmente ancora molto elevato, numerose organizzazioni sanitarie pianificano e organizzano campagne di prevenzione per sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’importanza dei controlli regolari periodici delle lesioni cutanee. Nonostante tutti i criteri codificati, la diagnosi differenziale di lesioni melanocitiche benigne e maligne è spesso difficile. I nevi in alcune localizzazioni particolari presentano atipie cliniche e istologiche che possono simulare il melanoma e condurre, pertanto, a diagnosi errate. Queste sedi sono le aree mammaria, genitale, acrale e quella periflessurale (ascelle, solchi sottomammari, inguine, pube, ombelico). L’obiettivo clinico di questo articolo è di comprendere come trattare questi nevi atipici; a questo scopo, abbiamo analizzato ed elencato le frequenze di distribuzione delle lesioni melanocitiche benigne e maligne in diversi distretti corporei, prendendo in considerazione l’insorgenza di melanomi in alcune sedi particolari. Per l’analisi statistica, abbiamo considerato 1 241 nevi riscontrati nell’anno 2008 e 490 melanomi diagnosticati in un periodo di tempo di undici anni compreso tra il 1998 e il 2008, in modo tale da confrontare un significativo numero di casi. I risultati dimostrano che, nelle sedi particolari analizzate, il rapporto tra le percentuali della frequenza di distribuzione di nevi e quelle dei melanomi è sempre superiore a uno (1,5), mentre, nelle altre sedi, essa è inferiore a uno (0,9). I risultati ottenuti, inoltre, dimostrano che, in questi distretti particolari, il melanoma è assai meno frequente a differenza dei nevi atipici che invece sono molto frequenti, e che le atipie non sembrerebbero correlare dal punto di vista statistico con queste lesioni.
2010
Nevi e melanomi in particolari sedi cutanee: studio istologico comparativo / Passarini B.; Barbieri E.; Infusino S. D.; Therianou A.; Montanari A.. - In: ESPERIENZE DERMATOLOGICHE. - ISSN 1128-9155. - STAMPA. - 2010 Marzo;12(1):(2010), pp. 9-15.
Passarini B.; Barbieri E.; Infusino S. D.; Therianou A.; Montanari A.
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