Lo stato di salute di un individuo e – più estesamente – di una comunità o di una popolazione è influenzato, determinato da molteplici fattori. Lo studio dei determinanti della salute costituisce la base e la so- stanza della sanità pubblica, perché consente di analizzare (e possibilmente modificare) i fattori che in varia misura influenzano l’insorgenza e l’evoluzione delle malattie. Il modello (1), che presen- tiamo nella Figura 1, è espresso in una serie di stra- ti concentrici, corrisponden- ti ciascuno a differenti livelli di influenza. Al centro c’è l’individuo, con le sue caratteristiche biologiche: il genere, l’età, il patrimonio genetico. Lo strato successivo riguarda il comportamento, lo stile di vita degli indivi- dui, che includono fattori come l’abitudine al fumo e all’alcol, i comportamenti alimentari e sessuali, l’attività fisica, che possono promuovere o danneggiare la salute. Queste scelte – come vedremo in seguito – possono essere libere o condizionate. Ma l’individuo non esiste da solo: egli interagisce con i familiari, gli amici, la comunità circostante. Così la qualità degli affetti e delle relazioni sociali influenza la qualità della vita delle singole persone e può determinare un diverso sta- to di salute sia attraverso meccanismi psicologici (la depressione e l’ansia), che attraverso condizioni materiali favorevoli o avverse (es: la presenza o l’assenza di una rete di supporto fa- miliare o sociale). Il quarto livello concerne un insieme complesso di fattori che riguardano l’ambiente di vita e di la- voro delle persone: il reddito, l’occupazione, l’istruzione, l’alimentazione, l’abitazione, le condizioni igieniche, i trasporti e il traffico, i servizi sanitari e sociali. Lo strato più esterno si ri- ferisce alle condizioni generali – politiche, sociali, culturali, economiche, ambientali – in cui gli individui e le comunità vivono. Di questa serie di determinanti, alcuni – le caratteristi- che biologiche dell’individuo (il sesso, l’età, il patrimonio genetico) – sono immodificabili, mentre tutti gli altri sono suscettibili di essere tra- sformati o corretti. Il destino di salute di una persona, di una comunità o di una popolazione dipende quindi da una molteplicità di situazioni e di livelli di responsabilità: • la responsabilità indivi- duale circa i comportamenti e gli stili di vita; • la responsabilità familiare o di gruppo circa le relazioni affettive e sociali; • la responsabilità di una comunità o un governo lo- cale o nazionale circa le politiche sociali, del lavoro e dell’assetto del territorio (da cui dipende la disponibilità e accessibilità dei servizi sanitari, sociali ed educativi, l’occupazione, la fruibilità delle infrastrutture); • la responsabilità infine dei soggetti sovranazionali – come Nazioni Unite, Organizzazione mondiale della sanità, Banca Mondiale, Fondo monetario interna- zionale, Organizzazione mondiale del commercio, etc. – che hanno il potere di regolare i rapporti tra gli Stati, tra gli Stati e le imprese economiche e finanziarie multinazionali, e di influenzare i meccanismi macroeconomici che sono alla base della ricchezza e dello sviluppo di alcuni, e della povertà e del sottosviluppo di altri.
A. Stefanini, M. Albonico, G. Maciocco (2006). I determinanti della salute. SALUTE E TERRITORIO, 158, 258-273.
I determinanti della salute
STEFANINI, ANGELO;
2006
Abstract
Lo stato di salute di un individuo e – più estesamente – di una comunità o di una popolazione è influenzato, determinato da molteplici fattori. Lo studio dei determinanti della salute costituisce la base e la so- stanza della sanità pubblica, perché consente di analizzare (e possibilmente modificare) i fattori che in varia misura influenzano l’insorgenza e l’evoluzione delle malattie. Il modello (1), che presen- tiamo nella Figura 1, è espresso in una serie di stra- ti concentrici, corrisponden- ti ciascuno a differenti livelli di influenza. Al centro c’è l’individuo, con le sue caratteristiche biologiche: il genere, l’età, il patrimonio genetico. Lo strato successivo riguarda il comportamento, lo stile di vita degli indivi- dui, che includono fattori come l’abitudine al fumo e all’alcol, i comportamenti alimentari e sessuali, l’attività fisica, che possono promuovere o danneggiare la salute. Queste scelte – come vedremo in seguito – possono essere libere o condizionate. Ma l’individuo non esiste da solo: egli interagisce con i familiari, gli amici, la comunità circostante. Così la qualità degli affetti e delle relazioni sociali influenza la qualità della vita delle singole persone e può determinare un diverso sta- to di salute sia attraverso meccanismi psicologici (la depressione e l’ansia), che attraverso condizioni materiali favorevoli o avverse (es: la presenza o l’assenza di una rete di supporto fa- miliare o sociale). Il quarto livello concerne un insieme complesso di fattori che riguardano l’ambiente di vita e di la- voro delle persone: il reddito, l’occupazione, l’istruzione, l’alimentazione, l’abitazione, le condizioni igieniche, i trasporti e il traffico, i servizi sanitari e sociali. Lo strato più esterno si ri- ferisce alle condizioni generali – politiche, sociali, culturali, economiche, ambientali – in cui gli individui e le comunità vivono. Di questa serie di determinanti, alcuni – le caratteristi- che biologiche dell’individuo (il sesso, l’età, il patrimonio genetico) – sono immodificabili, mentre tutti gli altri sono suscettibili di essere tra- sformati o corretti. Il destino di salute di una persona, di una comunità o di una popolazione dipende quindi da una molteplicità di situazioni e di livelli di responsabilità: • la responsabilità indivi- duale circa i comportamenti e gli stili di vita; • la responsabilità familiare o di gruppo circa le relazioni affettive e sociali; • la responsabilità di una comunità o un governo lo- cale o nazionale circa le politiche sociali, del lavoro e dell’assetto del territorio (da cui dipende la disponibilità e accessibilità dei servizi sanitari, sociali ed educativi, l’occupazione, la fruibilità delle infrastrutture); • la responsabilità infine dei soggetti sovranazionali – come Nazioni Unite, Organizzazione mondiale della sanità, Banca Mondiale, Fondo monetario interna- zionale, Organizzazione mondiale del commercio, etc. – che hanno il potere di regolare i rapporti tra gli Stati, tra gli Stati e le imprese economiche e finanziarie multinazionali, e di influenzare i meccanismi macroeconomici che sono alla base della ricchezza e dello sviluppo di alcuni, e della povertà e del sottosviluppo di altri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.