L’articolo mettere in relazione il tema della responsabilità sociale dell'impresa con la disciplina che regola i doveri degli amministratori di società. L’analisi muove da una prospettiva de iure condito e si sofferma sul contenuto dei doveri e delle responsabilità degli amministratori di public company nell’ordinamento giuridico italiano, statunitense e inglese. Dopo una breve premessa in ordine alle varie definizioni di Corporate Social Responsibility, si procede a verificare, per ciascuno ordinamento considerato, se esistono norme che consentono o impongono agli amministratori di adottare politiche gestionali a favore degli stakeholders non discendenti da norme di legge o obblighi contrattuali, ovvero che assegnino agli amministratori una funzione di arbitraggio e composizione di interessi diversi da quello dei soci. Quanto all’ordinamento italiano, si sostiene che gli amministratori non possono adottare decisioni che privilegino interessi esterni alla società, nemmeno valorizzando la tesi che impone agli amministratori il dovere di valutare le conseguenze delle loro decisioni nel lungo periodo. Quanto agli ordinamenti statuali statunitensi e a quello inglese, dopo aver evidenziato alcune disposizioni che autorizzano gli amministratori a tenere in considerazione gli interessi degli stakeholders, si conclude che in assenza strumenti di enforcement in capo agli stakeholders tali disposizioni sortiscono l’effetto di incrementare la discrezionalità degli amministratori rendendo più difficile il sindacato sull’adempimento dei doveri fiduciari verso i soci. L’articolo conclude sostenendo che il contributo che il diritto societario può offrire ai problemi che vengono ricondotti alla CSR può rinvenirsi nell'imposizione di doveri di disclosure sulle decisioni che coinvolgono in modo significativo gli interessi degli stakeholders, mentre vengono escluse altre soluzioni che affidano ai gestori dell'impresa funzioni di mediazione politica e di composizione di conflitti sociali, che rischiano di ingessare i processi decisionali nonché favorire comportamenti opportunistici degli amministratori ponendoli al riparo da responsabilità.

Responsabilità sociale dell'impresa e doveri degli amministratori / V. Calandra Buonaura. - In: GIURISPRUDENZA COMMERCIALE. - ISSN 0390-2269. - STAMPA. - 38:4(2011), pp. 526-548.

Responsabilità sociale dell'impresa e doveri degli amministratori

CALANDRA BUONAURA, VINCENZO
2011

Abstract

L’articolo mettere in relazione il tema della responsabilità sociale dell'impresa con la disciplina che regola i doveri degli amministratori di società. L’analisi muove da una prospettiva de iure condito e si sofferma sul contenuto dei doveri e delle responsabilità degli amministratori di public company nell’ordinamento giuridico italiano, statunitense e inglese. Dopo una breve premessa in ordine alle varie definizioni di Corporate Social Responsibility, si procede a verificare, per ciascuno ordinamento considerato, se esistono norme che consentono o impongono agli amministratori di adottare politiche gestionali a favore degli stakeholders non discendenti da norme di legge o obblighi contrattuali, ovvero che assegnino agli amministratori una funzione di arbitraggio e composizione di interessi diversi da quello dei soci. Quanto all’ordinamento italiano, si sostiene che gli amministratori non possono adottare decisioni che privilegino interessi esterni alla società, nemmeno valorizzando la tesi che impone agli amministratori il dovere di valutare le conseguenze delle loro decisioni nel lungo periodo. Quanto agli ordinamenti statuali statunitensi e a quello inglese, dopo aver evidenziato alcune disposizioni che autorizzano gli amministratori a tenere in considerazione gli interessi degli stakeholders, si conclude che in assenza strumenti di enforcement in capo agli stakeholders tali disposizioni sortiscono l’effetto di incrementare la discrezionalità degli amministratori rendendo più difficile il sindacato sull’adempimento dei doveri fiduciari verso i soci. L’articolo conclude sostenendo che il contributo che il diritto societario può offrire ai problemi che vengono ricondotti alla CSR può rinvenirsi nell'imposizione di doveri di disclosure sulle decisioni che coinvolgono in modo significativo gli interessi degli stakeholders, mentre vengono escluse altre soluzioni che affidano ai gestori dell'impresa funzioni di mediazione politica e di composizione di conflitti sociali, che rischiano di ingessare i processi decisionali nonché favorire comportamenti opportunistici degli amministratori ponendoli al riparo da responsabilità.
2011
Responsabilità sociale dell'impresa e doveri degli amministratori / V. Calandra Buonaura. - In: GIURISPRUDENZA COMMERCIALE. - ISSN 0390-2269. - STAMPA. - 38:4(2011), pp. 526-548.
V. Calandra Buonaura
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