Muovendo dalla sociologia dei campi e delle reti intellettuali di Pierre Bourdieu e Randall Collins, il paper propone una ricostruzione insieme storica e sociologica dell'organizzazione sociale e professionale della disciplina sociologica in Italia, dal secondo dopoguerra ad oggi, concentrandosi sulle storture in termini di reclutamento e di valutazione della qualità intellettuale prodotte dalla strutturazione del campo in gruppi o partiti accademici contrapposti, nati per rispondere a interessi di politica culturale e intellettuale storicamente dati (negli anni sessanta e settanta) e trasformatisi in macchine di potere accademico. Lo svelamento di questa strutturazione - nota a tutti gli attori del campo ma mai apertamente discussa in termini sociologici - sarebbe già una presa di posizione contro di essa. L'articolo, dopo aver illustrato le principali conseguenze negative di questa organizzazione, avanza comunque alcune ipotesi di intervento concreto. Il paper è seguito da una discussione, con tre interventi (A. Bagnasco, D. Baldassari, P. Volontè).
M. Santoro (2011). Esiste una comunità scientifica per la sociologia in Italia?. RASSEGNA ITALIANA DI SOCIOLOGIA, 52, 253-282 [10.1423/34988].
Esiste una comunità scientifica per la sociologia in Italia?
SANTORO, MARCO
2011
Abstract
Muovendo dalla sociologia dei campi e delle reti intellettuali di Pierre Bourdieu e Randall Collins, il paper propone una ricostruzione insieme storica e sociologica dell'organizzazione sociale e professionale della disciplina sociologica in Italia, dal secondo dopoguerra ad oggi, concentrandosi sulle storture in termini di reclutamento e di valutazione della qualità intellettuale prodotte dalla strutturazione del campo in gruppi o partiti accademici contrapposti, nati per rispondere a interessi di politica culturale e intellettuale storicamente dati (negli anni sessanta e settanta) e trasformatisi in macchine di potere accademico. Lo svelamento di questa strutturazione - nota a tutti gli attori del campo ma mai apertamente discussa in termini sociologici - sarebbe già una presa di posizione contro di essa. L'articolo, dopo aver illustrato le principali conseguenze negative di questa organizzazione, avanza comunque alcune ipotesi di intervento concreto. Il paper è seguito da una discussione, con tre interventi (A. Bagnasco, D. Baldassari, P. Volontè).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.