La città di Classe nasce agli inizi del V secolo a sud di Ravenna con la principale funzione di città portuale. Da 10 anni il sito è oggetto delle nuove ricerche condotte dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e la Fondazione RavennAntica. In questi anni, oltre a nuovi importanti scavi archeologici, è stato avviato un progetto di studio del territorio attraverso un approccio integrato di differenti tecniche di indagine e metodologie informatiche, che ricorre anche al remote sensing, alla fotografia aerea e alla geofisica per la ricostruzione della città e del paesaggio antichi. L’integrazione di tutte le fonti di informazioni disponibili si sta rivelando la strategia vincente per affrontare un contesto difficile come quello di Classe, dove la presenza di terreni argillosi e umidi rende complicata la formazione di cropmarks, come l’applicazione di tutti i sistemi geofisici. Per questo una parte rilevante della ricerca consiste nell’interpretazione ragionata dei dati sulla base dell’integrazione delle informazioni ricavabili dal telerilevamento, dalla geofisica, dalle fonti cartografiche e archeologiche. Fino a questo momento, questa strategia ha permesso di chiarire la topografia e il tessuto urbano antichi, con la scoperta della basilica Petriana, uno degli edifici religiosi più importanti di V secolo, l’individuazione della principale viabilità e di altre infrastrutture. I risultati ottenuti con le nuove indagini hanno spesso stimolato l’apertura di nuovi scavi che hanno permesso di verificare i dati della diagnostica.
F. Boschi (2011). Un approccio integrato per lo studio del paesaggio antico: il caso di Classe. ARCHEOLOGIA AEREA, 4, 5, 233-238.
Un approccio integrato per lo studio del paesaggio antico: il caso di Classe
BOSCHI, FEDERICA
2011
Abstract
La città di Classe nasce agli inizi del V secolo a sud di Ravenna con la principale funzione di città portuale. Da 10 anni il sito è oggetto delle nuove ricerche condotte dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e la Fondazione RavennAntica. In questi anni, oltre a nuovi importanti scavi archeologici, è stato avviato un progetto di studio del territorio attraverso un approccio integrato di differenti tecniche di indagine e metodologie informatiche, che ricorre anche al remote sensing, alla fotografia aerea e alla geofisica per la ricostruzione della città e del paesaggio antichi. L’integrazione di tutte le fonti di informazioni disponibili si sta rivelando la strategia vincente per affrontare un contesto difficile come quello di Classe, dove la presenza di terreni argillosi e umidi rende complicata la formazione di cropmarks, come l’applicazione di tutti i sistemi geofisici. Per questo una parte rilevante della ricerca consiste nell’interpretazione ragionata dei dati sulla base dell’integrazione delle informazioni ricavabili dal telerilevamento, dalla geofisica, dalle fonti cartografiche e archeologiche. Fino a questo momento, questa strategia ha permesso di chiarire la topografia e il tessuto urbano antichi, con la scoperta della basilica Petriana, uno degli edifici religiosi più importanti di V secolo, l’individuazione della principale viabilità e di altre infrastrutture. I risultati ottenuti con le nuove indagini hanno spesso stimolato l’apertura di nuovi scavi che hanno permesso di verificare i dati della diagnostica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.