Il contributo ha spaziato su molti grandi temi teorico-giuridici: dalla definizione del concetto di giustificazione, all’analisi delle interazione dialettiche (in ambito giuridico), alla discussione del tema del rapporto tra democrazia e deliberazione. Nonostante la molteplicità dei temi trattati (e l’impossibilità di approfondirli in modo adeguato), speriamo che il lettore possa riconoscere una linea argomentativa, che sintetizziamo brevemente come segue. Il nostro rifiuto di una nozione di giustificazione ideale imperniata sulla struttura di un tipo determinato d’interazione dialettica, ci ha condotto a distinguere nettamente il valore cognitivo di una certa determinazione pratica (e in particolare giuridica), dal tipo d’interazione che ha condotto alla sua adozione. Ciò non ha significato escludere l’importanza cognitiva delle interazioni dialogiche, ma anzi riconoscere la molteplicità dei sistemi dialettici utili in ambito giuridico, e la necessità della loro combinazione al fine di realizzare i valori giuridici in diversi ambiti e con riferimento a diversi problemi. Il riconoscimento della molteplicità dei sistemi dialettici è il presupposto della loro analisi approfondita, con precisi strumenti concettuali, anche al fine del loro perfezionamento, e del loro adattamento a diverse situazioni concrete. In particolare, il nostro rifiuto di assimilare giustificazione e un unico tipo d’interazione dialettica ci ha condotto a distinguere democraticità e qualità deliberativa e quindi ad interrogarci sui modi in cui la partecipazione possa accrescere la razionalità delle decisioni, ma anche sull’esigenza della depoliticizzazione di taluni tipi importanti di decisioni collettive (come in particolare, la soluzione delle controversie giuridiche).
G. Sartor (2004). Dialoghi e ragionamento giuridico: diversità dei sistemi dialettici e loro giustificazione. ANALISI E DIRITTO, 1, 183-214.
Dialoghi e ragionamento giuridico: diversità dei sistemi dialettici e loro giustificazione
SARTOR, GIOVANNI
2004
Abstract
Il contributo ha spaziato su molti grandi temi teorico-giuridici: dalla definizione del concetto di giustificazione, all’analisi delle interazione dialettiche (in ambito giuridico), alla discussione del tema del rapporto tra democrazia e deliberazione. Nonostante la molteplicità dei temi trattati (e l’impossibilità di approfondirli in modo adeguato), speriamo che il lettore possa riconoscere una linea argomentativa, che sintetizziamo brevemente come segue. Il nostro rifiuto di una nozione di giustificazione ideale imperniata sulla struttura di un tipo determinato d’interazione dialettica, ci ha condotto a distinguere nettamente il valore cognitivo di una certa determinazione pratica (e in particolare giuridica), dal tipo d’interazione che ha condotto alla sua adozione. Ciò non ha significato escludere l’importanza cognitiva delle interazioni dialogiche, ma anzi riconoscere la molteplicità dei sistemi dialettici utili in ambito giuridico, e la necessità della loro combinazione al fine di realizzare i valori giuridici in diversi ambiti e con riferimento a diversi problemi. Il riconoscimento della molteplicità dei sistemi dialettici è il presupposto della loro analisi approfondita, con precisi strumenti concettuali, anche al fine del loro perfezionamento, e del loro adattamento a diverse situazioni concrete. In particolare, il nostro rifiuto di assimilare giustificazione e un unico tipo d’interazione dialettica ci ha condotto a distinguere democraticità e qualità deliberativa e quindi ad interrogarci sui modi in cui la partecipazione possa accrescere la razionalità delle decisioni, ma anche sull’esigenza della depoliticizzazione di taluni tipi importanti di decisioni collettive (come in particolare, la soluzione delle controversie giuridiche).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.